Pensione, andarci entro 3 anni: perché pensarci, l’aspetto da considerare

Quali sono gli aspetti da considerare, i requisiti per ritirarsi dal lavoro e perché pensare alla possibilità di andare in pensione entro 3 anni: i dettagli

L’argomento pensione è sempre, comprensibilmente, al centro dell’attenzione e in molti si interrogano sui requisiti a anche su quando andarci: farlo entro i prossimi tre anni potrebbe convenire? Cosa considerare ed approfondire, i particolari.

Pensione, andarci entro 3anni: perché pensarci, l'aspetto da considerare
Pensione (fonte foto: Adobe stock)

L’ipotesi di andare in pensione entro i prossimi 3 anni potrebbe risultare essere conveniente, prima cioè che per l’età pensionabile possano scattare, ipoteticamente, nuovi adeguamenti inerenti la speranza di vita; perché dunque pensarci e quali requisiti legati al ritiro dal lavoro.

A parlarne è Investireoggi.it che spiega che la prossima revisione è fissata per l’anno 2025, in accordo con quanto reso noto da INPS, e sottolinea che tale convenienza riguardo l’andare in pensione entro e non oltre 3 anni emergerebbe proprio dall’Istituto di previdenza.

A tal riguardo, viene menzionata la circolare n.28 del 18 febbraio 2022, la quale fissa, senza nessuna variazione, i requisiti anagrafici inerenti l’accesso alla pensione di vecchiaia. E anche alla pensione anticipata ordinaria per quanto concerne il requisito contributivo.

Pensione, andarci nei prossimi 3anni conviene? Come fare con l’anticipata ordinaria

Il tema pensione è sempre molto sentito e le curiosità al riguardo non mancano, come ad esempio i migliori luoghi e relativa classava dove conviene maggiormente godersela, anche se bassa, o ancora come nel caso dell’attenzione da prestare al rischio perdita contributi versati a INPS.

Investireoggi.it sul tema della ipotetica convenienza circa l’andare in pensione entro 3 anni, spiega che i requisii restano gli stessi tanto per il 2022, quanto per il 2023 e il 2024. Tra gli aspetti da considerare c’è il fatto che sino a tutto il 2024 saranno sufficienti 67 anni e 20 di contributi previdenziali obbligatori versati per poter ritararsi dal lavoro con la pensione INPS di vecchiaia.

Allo stesso modo, si legge ancora, per quanto concerne l’anticipata ordinaria, occorreranno sempre i medesimi contributi INPS versati nel 2022,23 e 24.

Rispetto all’anticipata ordinaria e al tema riguardante l’eventuale convenienza legata alla scelta di andare in pensione entro i prossimi 3 anni, Investireoggi.it spiega che occorreranno 42 anni e 10 mesi di contributi previdenziali versati per quel che riguarda gli uomini, nel 2022, nel 2023 così come nel 2024. Rispetto invece alle donne, il requisito legato ai contributi scende di un anno, e quindi è di 41 anni e 10 mesi.

E proprio riguardo i requisiti, viene spiegato che questi potrebbero invece ipoteticamente cambiare ed essere più alti a partire dal 2025, nell’ipotesi in cui vi sia un eventuale scatto per quanto concernente l’adeguamento alla speranza di vita.

Ad ogni modo, è bene, opportuno ed importante ribadire che si tratta di ipotesi, come si legge da Investireoggi.it, e che importante confrontarsi con esperti del campo e professionisti del settore, così da approfondire tutte le tematiche e gli aspetti da conoscere, chiarire ogni dubbio e ottenere maggiore informazioni riguardo tutto il tema, requisiti, condizioni e ogni singolo aspetto importante.

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