Pensione Quota 41 lavoratori precoci: requisiti e lavori gravosi Istat nel 2022

Le novità 2022 sulla pensione Quota 41 destinata ai lavoratori precoci con i chiarimenti sui nuovi “lavori gravosi” previsti dalla Legge di Bilancio 2022.

Pensione Quota 41 lavoratori precoci: requisiti e lavori gravosi Istat nel 2022
Pensione Quota 41 lavoratori precoci: requisiti e lavori gravosi Istat nel 2022

I lavoratori precoci nel 2022 possono accedere alla pensione quota 41 se rispetto le finestre temporali a partire dal primo marzo e non oltre il 30 novembre. Le domande sono evase in base alla disponibilità del Fondo. L’attuale normativa permette di accedere alla pensione anticipata rispetto ai requisiti previsti della Legge Fornero. Analizziamo tutte le novità per i lavoratori precoci e soprattutto rispondiamo a tanti lavoratori che chiedono se è prevista anche per questa misura l’estensione dei lavori gravosi.

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Pensione Quota 41 lavoratori precoci: requisiti e categorie lavori gravosi nel 2022

La Legge di Bilancio 2022 ha esteso le categorie di lavori gravosi alla sola misura previdenziale dell’APE Sociale e non ai lavoratori precoci. In effetti, il Governo ha rafforzato i requisiti dell’APE Sociale. Nello specifico per i lavoratori precoci che accedono alla Quota 41, le categorie di lavoro restano le quindici categorie esistenti nella normativa.

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Ecco l’elenco con i codici ISTAT:

1) Operai dell’industria edilizia, estrattiva e manutenzione immobili: 6.1 – 8.4.1 – 8.4.2

2) Conciatori di pellicce e pelli: 6.5.4.1

3) Conduttori di macchinari mobili per la perforazione o  gru: 7.4.4.2 – 7.4.4.3 – 7.4.4.4

4)  Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante: 7.4.1.1

5) Conduttori di camion e mezzi pesanti: 7.4.2.3

6) Addetti alle professioni sanitarie ostetriche e infermieristiche ospedaliere con lavoro a turni

7) Educatori degli asili nido e insegnanti della scuola dell’infanzia: 2.6.4.2

8) Addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti: 5.4.4.3

9) Addetti allo spostamento merci, facchini: 8.1.3.1

10) Personale addetto ai servizi di pulizia: 8.1.4.1 – 8.1.4.3

11) Operatori ecologici e separatori e altri raccoglitori di rifiuti: 8.1.4.5

12) Operai dell’agricoltura, pesca e zootecnia: 6.4.1 – 6.4.2 – 6.4.3 – 8.3.1 – 8.3.2

13)  Pescatori della pesca costiera in alto mare o acque interne, per soci di cooperative o dipendenti: 6.4.5.2 – 6.4.5.3

14) Siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature (non ricompresi nel  D.Lgs n. 67/2011, come lavori usuranti). 7.1.2.1 – 7.1.2.2 – 7.1.2.3 – 7.1.3

15) Marittimi e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne: 7.4.5

Pensione lavoratori precoci: requisiti

Per poter accedere alla Quota 41, a prescindere dall’età, è necessario presentare domanda del requisito del lavoro precoce. La domanda deve essere presentata entro il primo marzo di ogni anno e non oltre il 30 novembre (domanda tardiva). Le domande tardive saranno prese in considerazione in base alle risorse finanziarie restanti. L’INPS dopo aver analizzato il requisito del lavoro precoce, cioè almeno un anno di contributi effettivamente versati prima del compimento del diciannovesimo anno di età, comunica l’esito al lavoratore. Se l’esito è positivo è possibile presentare la domanda di pensionamento con Quota 41.  La domanda può essere presentata tramite il sito INPS, il Contact Center o attraverso l’assistenza gratuita dei Patronati.

Chi può fare domanda?

Possono fare domanda, a prescindere dall’età, per andare in pensione con Quota 41, oltre al requisito del lavoro precoce e un’anzianità di 41 anni di contributi, devono trovarsi in una delle seguenti categorie di tutela:

1) lavoratori disoccupati a causa di licenziamento collettivo o individuale, per risoluzione consensuale o per giusta causa, che da tre mesi abbiano terminato di percepire la disoccupazione indennizzata (NASPI) o altre indennità;

2) il dipendente caregiver o autonomo che al momento della domanda, assiste da almeno sei mesi il coniuge o il parente di primo grado convivente in possesso della legge 104 in situazione di gravità;

3) lavoratori dipendenti e autonomi con un’invalidità civile al 74% o superiore;

4) addetti allo svolgimento di “lavori gravosi” svolte per almeno sette anni negli ultimi dieci anni (in base all’elenco sopra evidenziato di riferimento all’allegato E della legge 232/2016).

Requisiti contributivi

I lavoratori precoci iscritti all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) o altre forme esclusive o sostitutive INPS, che sono in possesso di almeno dodici mesi di contributi prima del compimento dei diciannove anni, e hanno perfezionato un’anzianità contributiva di 41 anni, possono accedere alla pensione Quota 41 fino al 31 dicembre 2026, a prescindere dall’età anagrafica. A condizioni che il lavoratore rientri in una delle quattro tutele sopra evidenziate.

Il requisito contributivo di 41 anni può essere perfezionato anche con il cumulo dei contributi (legge n. 228 del 24 dicembre 2012), ma questo comporta diversi  termini di decorrenza del pagamento della prestazione. Nella specifico:

a) i lavoratori che perfezionano i requisiti dal primo gennaio 2022 riceveranno la prestazione decorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti,

b) i lavoratori che perfezionano i requisiti dal primo gennaio 2022 con il cumulo ai sensi della legge 228/2012, conseguono il diritto all’assegno dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra di tre mesi.

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