Piazza Affari, martedì 8 giugno: chiusura sulla parità, bene Mediolanum, giù Amplifon e Unicredit

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

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Palazzo Mezzanotte-sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Dopo 8 sedute consecutive di rialzo, torna a vedersi il segno meno nella performance del Ftse Mib. In realtà si tratta di un ribasso modesto, pari allo 0,06%, che rappresenta solo una piccola pausa del forte trend rialzista di cui la Borsa di Milano è stata protagonista in questa prima metà del 2021 e, ancora di più, nell’ultimo mese. Pochi movimenti e clima di attesa che continua a caratterizzare anche le altre principali piazze europee e Wall Street, dove gli indici evidenziano ancora, come nella giornata di ieri, un andamento laterale.

Molto probabilmente gli investitori attendono la giornata di giovedì prima di assumere nuove posizioni nei mercati azionari. Giovedì 10 giugno è, infatti, in programma il meeting della Banca Centrale Europea: i tassi di interesse dovrebbero rimanere invariati, ma bisognerà ascoltare con attenzione la conferenza stampa della governatrice, Christine Lagarde, per capire se l’autorità bancaria intende restringere la propria politica monetaria prima del previsto, in considerazione degli ultimi dati sull’inflazione (tornata sul livello target della BCE, ovvero il 2%, dopo quasi tre anni) e delle prospettive di ulteriore rialzo della stessa. Sempre nella giornata di giovedì saranno rilasciati nuovi aggiornamenti sull’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti che rappresenta, in questo periodo, il principale market mover, ovvero il fattore cui gli investitori attribuiscono maggior peso nel definire le proprie strategie di investimento. Per maggiori dettagli al riguardo dei dati macroeconomici e degli eventi più attesi della settimana, consultare il calendario economico.

I dati rilasciati oggi hanno evidenziato, nel mese di aprile, un calo della produzione industriale tedesca di un punto percentuale: lettura peggiore rispetto alle stime degli analisti (+0,5%) e al dato precedente (+2,2%). Ha deluso le aspettative anche la rilevazione ZEW del sentiment sull’economia tedesca, dei principali investitori istituzionali e analisti del Paese: è risultata pari a 79,8, a fronte di una previsione di 86,0 e di una rilevazione precedente pari a 84,4. Positivo, invece, il dato sul Prodotto Interno Lordo dell’eurozona: su base annuale, infatti, il rilascio preliminare del PIL del primo trimestre è stato aggiornato a -1,3%, dunque un calo inferiore rispetto alla rilevazione precedente, pari a -1,8%.

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La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Londra

Queste le performance registrate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • FTSE 100 (Londra): +0,25%
  • SMI (Zurigo): +0,23%
  • CAC 40 (Parigi): +0,11%
  • FTSE MIB (Milano): -0,06% a quota 25.809,16 punti indice
  • IBEX 35 (Madrid): -0,11%
  • DAX (Francoforte): -0,23%

L’Euro Stoxx 50, sempre ottimo indicatore dell’andamento delle borse europee nel complesso, chiude la seduta con una performance di -0,04%, quindi sui livelli della vigilia, a quota 4.096,01 punti.

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Titoli migliori del Ftse Mib

I titoli più acquistati di giornata, tra quelli appartenenti al listino principale della Borsa di Milano, sono stati:

  • Banca Mediolanum: +1,92%
  • Nexi: +1,86%
  • Banca Generali: +1,21%
  • Cnh Industrial: +1,18%
  • Snam: +1,06%
  • DiaSorin: +0,95%
  • Telecom Italia: +0,84%
  • Recordati: +0,81%
  • A2a: +0,72%
  • Inwit: +0,62%

Titoli peggiori del Ftse Mib

Le vendite, invece, hanno colpito maggiormente i seguenti titoli azionari:

  • Amplifon: -1,23%
  • Unicredit: -1,07%
  • Intesa San Paolo: -1,03%
  • Exor: -0,89%
  • Interpump Group: -0,79%
  • Unipol: -0,78%
  • Saipem: -0,72%
  • Bper Banca: -0,63%
  • Mediobanca: -0,60%
  • Banco Bpm: -0,56%

Stati Uniti: ancora bassa volatilità a Wall Street

Continua il movimento laterale dei mercati azionari statunitensi, i quali ormai da diversi giorni rimangono poco distanti dai massimi storici, ma senza intraprendere una netta direzione ribassista o rialzista. Si tratta, inoltre, di un laterale a bassa volatilità: su base giornaliera, infatti, nelle ultime due settimane, i tre principali indici Usa evidenziano un range di oscillazione più basso della media storica e bassi volumi. Ciò indica che, in questo periodo, vi è scarsa attività nei mercati azionari, con gli investitori in attesa di un valido motivo per prendere posizioni, long o short. Sarà interessante vedere cosa accadrà il prossimo giovedì e se, eventualmente, dati sull’indice dei prezzi al consumo difformi rispetto alle stime degli analisti saranno in grado di scuotere i mercati azionari e riportare la volatilità su livelli più elevati.

La variazione su base giornaliera dei principali indici azionari di Wall Street, alle 19:00 ora italiana, è la seguente:

  • Nasdaq: +0,28%
  • S&P 500: +0,08%
  • Dow Jones: -0,03%

Altre notizie dai principali mercati finanziari: torna a scendere il Bitcoin

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a quota 104 punti base (-1 rispetto al valore di chiusura di ieri): il rendimento del Btp è pari a +0,82%, mentre quello del Bund si attesta a -0,22%. Diminuisce il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA) che risulta pari a +1,53%, rispetto all’1,57% registrato ieri.

Nuovo movimento al ribasso del Bitcoin, che si avvia verso la parte bassa dell’area di trading range sviluppata nelle ultime settimane e delimitata dal livello di resistenza dei 40.800 dollari e dal livello di supporto dei 30.000 dollari. Questi due livelli saranno fondamentali per capire in quale direzione si muoveranno i prezzi al termine di questa fase laterale: al rialzo, in caso di rottura rialzista della resistenza o, come appare attualmente più probabile, al ribasso in caso di rottura ribassista del supporto. Il Bitcoin ha attualmente un prezzo di 32.100 dollari circa, corrispondente ad una performance di -4,40% rispetto al valore di chiusura registrato ieri.

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Nel mercato valutario, si muove in leggero ribasso il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato attualmente ad un tasso di 1,2178, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di -0,09%.

Per quanto riguarda le materie prime, scende leggermente il prezzo dell’oro, che quota 1.893 dollari l’oncia, con una performance su base giornaliera di -0,35%. In rialzo, invece, il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 69,76 dollari al barile, con una performance di +0,77% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 71,92 dollari al barile, con una variazione di +0,60% rispetto al valore di chiusura di ieri. Alcuni analisti ritengono che il prezzo del petrolio continuerà a salire e raggiungerà quota 100 dollari al barile (livello toccato per l’ultima volta a luglio 2014) entro fine anno, grazie alla progressiva espansione della domanda.

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