Piazza Affari, venerdì 15 ottobre: chiusura positiva, bene Cnh Industrial

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari.

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Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Nuovamente una chiusura in rialzo per la Borsa di Milano, che riesce a dar seguito alla salita osservata ieri. Nelle ultime due sedute della settimana il Ftse Mib ha ottenuto un guadagno complessivo di circa due punti percentuali. Dopo un mese (tra i primi di settembre e i primi di ottobre) caratterizzato dall’incertezza, i mercati azionari sembrano, dunque, aver ripreso con decisione a muoversi nella direzione del trend rialzista cominciato già a partire da metà 2020, ovvero qualche mese dopo il diffondersi della pandemia in Europa.  Su base settimanale, il Ftse Mib evidenzia una performance di +1,63%, che segue il guadagno dell’1,70% registrato nella scorsa settimana.

Positivi anche gli altri indici europei, confortati dalle trimestrali positive provenienti dagli Stati Uniti, che hanno alimentato il rally di Wall Street della scorsa seduta, con i principali indici Usa che hanno chiuso la giornata con dei guadagni nell’ordine dei due punti percentuali. Sono giunte, inoltre, rassicurazioni per gli investitori direttamente dalla banca centrale cinese (PBoC: People’s Bank of China), al riguardo del caso Evergrande. Secondo l’autorità bancaria, la crisi del colosso immobiliare “non si diffonderà nell’economia” e i rischi per il sistema finanziario, in caso di default, sono “controllabili”. Sembra scongiurato, ad oggi, il rischio che l’eventuale fallimento di Evergrande possa determinare effetti a catena anche nel mondo finanziario occidentale, a differenza di quanto accaduto nel 2007 con il default di Lehman Brothers: eventualità che aveva generato grosse preoccupazioni tra gli operatori finanziari europei e statunitensi, contribuendo a generare un clima di nervosismo nei mercati azionari durante le scorse settimane.

La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Madrid

Questo l’andamento evidenziato, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • IBEX 35 (Madrid): +0,80%
  • DAX (Francoforte): +0,78%
  • FTSE MIB (Milano): +0,76% a quota 26.476,12 punti indice
  • CAC 40 (Parigi): +0,63%
  • SMI (Zurigo): +0,58%
  • FTSE 100 (Londra): +0,37%

L’Euro Stoxx 50, affidabile indicatore del sentiment prevalente nelle borse europee, termina la seduta in rialzo dello 0,82%, a quota 4.182,91 punti.

Titoli migliori del Ftse Mib

I maggiori rialzi sono stati registrati dai seguenti titoli, tra quelli appartenenti all’indice principale di Piazza Affari:

  • Cnh Industrial: +3,37%
  • Tenaris: +3,13%
  • Intesa San Paolo: +2,04%
  • Eni: +1,90%
  • Ferrari: +1,51%
  • Buzzi Unicem: +1,45%
  • Campari: +1,37%
  • Finecobank: +1,34%
  • Banca Generali: +1,30%
  • Unipol: +1,20%

Si segnala, inoltre, il rimbalzo di Leonardo (+0,87%), dopo il tonfo del 7%, accusato ieri, legato alla notizia di difetti di fabbricazione nelle componenti in titanio fornite a Boeing, nel corso degli ultimi tre anni. Nella serata di ieri, dopo la chiusura dei mercati europei,  il gruppo aerospaziale italiano ha precisato che le componenti difettose sono state realizzate, sulla base di un contratto di subfornitura, da Manufacturing Processes Specification, che è sotto indagine da parte della magistratura. “Leonardo risulta parte lesa”, ha dichiarato la società, aggiungendo che non si assumerà eventuali oneri a riguardo e che Manufacturing Processes Specification non è più un suo fornitore.

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli azionari più colpiti da vendite, invece, sono stati:

  • Bper Banca: -1,41%
  • Telecom Italia: -1,06%
  • Hera: -0,74%
  • Atlantia: -0,68%
  • Poste Italiane: -0,60%
  • A2a: -0,46%
  • Enel: -0,30%
  • Terna-Rete Elettrica Nazionale: -0,29%
  • Amplifon: -0,26%
  • Recordati: -0,12%

 Wall Street sui massimi dell’ultimo mese, dopo la trimestrale di Goldman Sachs

Ulteriore spinta rialzista anche a Wall Street, che ha accelerato dopo il rilascio dei risultati trimestrali di Goldman Sachs, la quale, come le altre grandi banche statunitensi, ha chiuso il terzo trimestre con profitti più elevati rispetto alle stime degli analisti. Nel periodo compreso tra giugno e settembre 2021 i ricavi sono stati pari a 13,6 miliardi, a fronte degli 11,7 attesi dagli analisti. L’utile per azione si è attestato a 14,93 dollari, a fronte di una stima pari a 10,11 dollari.

Queste le performance registrate, alle 18:45 ora italiana, dai principali indici azionari statunitensi:

  • Dow Jones: +0,85%
  • S&P 500: +0,64%
  • Nasdaq 100: +0,30%

Per quanto riguarda i dati macro, sono pervenute oggi informazioni contrastanti sullo stato di salute dell’economia. L’indice di fiducia dei consumatori, elaborato dall’Università del Michigan, nel rilascio preliminare di ottobre, è stato pari a 71,4 punti, inferiore ai 72,8 della lettura di settembre e al valore di 73 stimato dagli analisti. Le vendite al dettaglio, invece, sono aumentate dello 0,7% nel mese di settembre, al di sopra delle previsioni degli analisti, che si aspettavano un calo dello 0,2%. Deludente l‘indice manifatturiero del New York Empire State di ottobre, risultato pari a 19,80, dato nettamente inferiore alle stime (27,00) e alla lettura di settembre (34,30).

Breakout deciso del Bitcoin: nuovo massimo storico in arrivo?

Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende a 104 punti base, in calo di 3 punti rispetto alla chiusura dell’ultima seduta: il rendimento del Btp sale a +0,87%; in rialzo anche il rendimento del Bund che si attesta a -0,17%. Sale anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), pari a +1,57%, in aumento di 5 punti base rispetto alla chiusura della scorsa seduta.

Forte accelerazione del Bitcoin, che sta rompendo con decisione la resistenza chiave posizionata in area 58.000 dollari, avvicinandosi contestualmente all’area del massimo storico, toccato lo scorso 14 aprile, in area 64.900 dollari. Il Bitcoin quota 61.500 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +7,25%.

Nel mercato valutario, poco mosso il cambio Euro/Dollaro Usa, che viene scambiato attualmente a 1,1595 dollari, corrispondenti ad una performance di +0,01% rispetto alla chiusura della scorsa seduta.

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Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in ribasso il prezzo dell’oro, che quota 1.767,20 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di -1,60% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Sale, invece, il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 82,25 dollari al barile, corrispondenti ad una performance di +0,76% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 84,67 dollari al barile, con una variazione di +0,80% rispetto al prezzo di chiusura di ieri.

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