Cannillo: La storia imprenditoriale della famiglia proprietaria del marchio Despar

Maiora è oggi una delle aziende protagonista della grande distribuzione nel Centro e nel Sud Italia.

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Spesa (Adobe)

Maiora è l’azienda concessionaria del marchio Despar, con 511 punti vendita con un totale di 3400 occupati e un giro d’affari complessivo di 880 milioni di euro. L’azienda è presente in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Abruzzo, Molise.

La società nata nel 2012 è il risultato dell’evoluzione e del rapporto imprenditoriale tra le famiglie Cannillo e Peschechera, entrambe con oltre 50 anni di storia ed esperienza nel settore. Grazie al notevole bagaglio di esperienza nella gestione di reti di vendita, Maiora ha oggi acquisito un’importante fetta di mercato. È responsabile infatti di tutti i punti vendita a insegna Despar, Eurospar, Interspar e Altasfera. Il gruppo include anche un ramo industriale, che produce cereali e dolci, e alcune società immobiliari.

Nel 2020 gli incassi dei punti vendita che fanno capo a Maiora hanno, ottenuto risultati frutto dall’adesione a una famiglia imprenditoriale che coordina e integra le filiere produttive a stretto contatto con il territorio. Pippo Cannillo, presidente e amministratore delegato di Maiora, è tra i più giovani manager della GDO italiana ed è stato inserito da Forbes Italia nella classifica dei Top 100 manager italiani 2021.

La carriera di Pippo Cannillo e la storia imprenditoriale della famiglia

Pippo Cannillo guida l’azienda ispirato dai valori di responsabilità, che mirano al mantenimento di elevati standard qualitativi. L’obbiettivo è che i prodotti del marchio Despar siano sempre più riconoscibili dai consumatori come prodotti dall’ottima qualità rapporto prezzo. Cannillo nato nel 1980 si è laureato nel 2003 in Economia Aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi. Il manager ha conseguito un master in Marketing presso la HEC di Parigi.

Pippo Cannillo è il figlio di Franco Cannillo, il padre alla fine degli anni ’60 cominciò a lavorare in un negozio di detersivi insieme a un fratello maggiore, occupandosi della parte amministrativa. Nei decenni successivi da quella piccola impresa, con un esperienza economica derivante dalle necessità materiali di gestione dell’attività di famiglia, nacque il gruppo che oggi porta il suo cognome.

Nel 2012 Franco Cannillo ha consegnato al figlio, Pippo, le cariche di presidente e amministratore delegato di Maiora. Il traguardo rappresenta il culmine di una carriera cominciata negli ambienti aziendali quando ancora era minorenne. Il padre si faceva aiutare nei pomeriggi dopo la scuola e permetteva al piccolo Pippo di poter assistere alle riunioni di lavoro a Milano.

Pippo Cannillo immagina di conseguenza la sua carriera come una continuazione di quelle esperienze. Il primo ruolo ufficiale in azienda è quello assunto a partire dal 2003 come direttore vendite. Cannillo arriva alla guida della società attraverso le esperienze pratiche frutto degli insegnamenti diretti del padre. Il manager riesce tuttavia a dare un contributo all’innovazione tramite le sue inclinazioni personali. Le competenze acquisite tramite i suoi studi, gli permettono di fare scelte più coraggiose, pianificando un profitto sul medio lungo termine. La partecipazione dell’azionariato permette inoltre di pensare e agire in un contesto economico più aperto rispetto a quello famigliare, in cui si percepiscono quasi unicamente il potenziale presente e i profitti immediati.

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L’attività economica di Maiora e il bilancio 2020

A partire dal 2012 Cannillo guida con lungimiranza Maiora attraverso le sue capacità al fine di raggiungere di traguardi ambiziosi. Il dirigente ha contribuito a rendere l’azienda con sede a Corato in provincia di Bari, tra le più grandi realtà italiane della grande distribuzione. Il Gruppo si distingue per l’attenzione alle persone e al proprio territorio, nonchè una vocazione per l’innovazione e per la sostenibilità ambientale. Cannillo alla guida di Maiora conduce l’azienda in un percorso che prosegue giorno dopo giorno grazie a una attenta programmazione, in collaborazione con una squadra di manager che lavora all’ascesa del gruppo pugliese.

La società nel 2020 ha registrato ricavi per 685 milioni, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. La chiave per arrivare a questi numeri è stata la capacità di adeguare le vendite ai nuovi limiti imposti dalla pandemia. L’azienda ha portato avanti un servizio di e-commerce che è riuscito a compensare il calo delle presenze in negozio, costituendo per molti ancora oggi una nuova abitudine di consumo. Tramite l’uso delle tecnologie, come i sistemi di videoconferenza, Maiora ha scoperto che dialogare e negoziare a distanza con la vasta rete di fornitori significa un risparmio enorme di tempo e di denaro.

I nuovi investimenti di Maiora

Il divario tecnologico sembra proprio la lacuna principale che la GDO nel nostro paese manifesta rispetto al resto d’Europa. Questo svantaggio è acuito soprattutto in regioni come Puglia, Abruzzo, Calabria, Campania, Basilicata e Molise. Esse sono infatti le regioni in cui è presente Maiora, tra le ultime in Italia per digitalizzazione. I nuovi investimenti di Maiora saranno quindi dedicati al potenziamento della rete commerciale che punta a diffondersi nei maggiori comuni del Centro e Sud Italia. Pippo Cannillo progetta di innovare il sistema, non solo riorganizzando l’esperienza del cliente e differenziando le aree tematiche. Cannillo punta a integrare nella società tutti i processi della produzione degli alimenti, portando Maiora anche nel settore agroalimentare.

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