Quotazioni Ferrari, ecco perchè il cavallino rampante fa mangiare la polvere alle altre case auto

Ecco perché il titolo Ferrari fa mangiare la polvere alle altre case automobilistiche

Il settore automobilistico è un’industria tra le più competitive ed è oggi chiamata a superare ostacoli che rendono estremamente difficile garantire alti profitti.

Ferrari
Ferrari (Adobe)

Mentre la maggior parte dell’’industria automobilistica deve intraprende la sfida di realizzare ecologici e di alta qualità da vendere al grande pubblico Ferrari si concentra su un pubblico di nicchia. È stato dimostrato come Ferrari sia un titolo a prova di recessione; il produttore di supercar è in grado di far mangiare la polvere alle altre grandi realtà nel settore.

Gli screener azionari sono strumenti molto utili per gli investitori al fine di selezionare le azioni; uno degli strumenti più comuni con cui le aziende quotate vengono filtrate è il rapporto prezzo utili. Solo a colpo d’occhio, questo mostrerebbe agli investitori che la Ferrari è scambiata a una valutazione molto più alta ed è quindi un titolo più costoso rispetto ad altre case automobilistiche.

Nonostante questo, l’equivoco è non considerare che il prezzo medio di un veicolo Ferrari compensa e supera il valore anche di decine di auto tradizionali insieme. Il veicolo più economico della Ferrari venduto oggi costa comunque oltre 200 mila euro. Con questi prezzi la società può concentrarsi sul dettaglio, sulla qualità rafforzando l’immagine del marchio. Questo gli consente anche l’esclusività sulla determinazione dei prezzi riuscendo a ottenere migliori margini per ogni euro investito nella preparazione dei modelli.

Il vantaggio dei margini operativi e il guadagno sul titolo Ferrari in sette anni

È forse anche per questo che il titolo Ferrari è risultato un ottimo investimento. L’immagine del Cavallino Rampante si presta molto bene a rappresentare quello che è stato il trend delle quotazioni Ferrari. Dalla sua offerta pubblica iniziale avvenuta nel 2015 ha avuto un incremento del 256%. La casa automobilistica italiana, quotata sul NYSE, ha raggiunto il suo record il 29 dicembre 2020, quando ha raggiunto quota 233 dollari.

Gli incredibili margini operativi della Ferrari le consentono di vendere i suoi prodotti con dinamiche di mercato più simile a quelle dei beni di lusso piuttosto che quelle del settore auto. La società che ha registrato un record di vendite nel 2021 punta oltre che all’eccellenza dei suoi modelli anche alla crescita in nuovi mercati; quello dei Suv con il nuovo modello Purosangue a 4 porte fino a quello dei veicoli completamente elettrici previsti entro il 2030.

La qualità dei modelli Ferrari è di riflesso anche qualità del lavoro; la società ha ottenuto la certificazione Equal Salary per il terzo anno consecutivo, sia in Italia che in Nord America. La certificazione è frutto del riconoscimento di un ambiente di lavoro sempre più inclusivo, che garantisca non solo il primato del merito ma in cui è riconosciuta la parità retributiva di genere. Tutto ciò permette all’azienda di garantire a tutti i lavoratori della casa di Maranello le migliori condizioni per perseguire il loro percorso professionale.

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