Salgono i contagi, il Natale nel mirino: le restrizioni restano dietro l’angolo

Le festività natalizie sono ormai alle porte ma qualcosa negli ultimi giorni fa temere ancora una volta il peggio. La situazione.

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Il Natale è alle porte e cosi come successo lo scorso anno ci ritroviamo ad attendere il fatidico 25 dicembre con la situazione contagi in costante aumento. Il covid sembra ormai aver preso posto fisso nelle nostre vite, condizionandone ogni aspetto. A nulla sono valsi, secondo alcuni, gli sforzi dei mesi e degli anni precedenti, puntualmente la situazione di rischio si ripropone e puntualmente tutti, vaccinati o non vaccinati, siamo chiamati a fare la nostra parte. Sacrifici, rinunce, limitazioni, quanto è giusta la dinamica in questione per chi ha detto si ad ogni disposizione, ad ogni consiglio, ad ogni indicazione? Il punto, sempre secondo alcuni , è tutto qui.

Dal prossimo lunedi, 6 dicembre, entrerà in vigore, fino alla fine delle festività natalizie, quello che è stato subito ribattezzato Super Green Pass. Un documento che attesti, in pratica, l’avvenuta vaccinazione del soggetto. Si esclude, di fatto, da ogni contesto della vita pubblica coloro i quali hanno detto no al vaccino. Non basterà più un tampone per avere accesso a ristoranti, cinema, teatri e quant’altro, tutti quelli sprovvisti di regolare Super Green Pass, saranno di fatto tagliati fuori. La decisione ha fatto chiaramente discutere, ma si caratterizza per una certa continuità di logica rispetto ai passati provvedimenti.

Salgono i contagi, il Natale nel mirino: le possibili ulteriori limitazioni

La paura, forte, degli italiani, è quella di ripiombare in un clima fatto di limitazioni, coprifuoco e privazioni. In molte città italiane, in quasi tutte per la verità, si è già provveduto a reintrodurre l’obbligo di mascherina anche all’aperto. In altre si discute di misure ancora più concrete per salvaguardare quelli che sono i giorni più caldi delle feste, sia da un punto di vista sociale che da un altro puramente commerciale. Anche questo Natale, insomma, potrebbe essere caratterizzato, cosi come il precedente, dalla richiesta di maggiore attenzione per quel che concerne i probabili assembramenti, le visite, gli incontri. Gli esperti, addetti ai lavori insomma, hanno già fornito alcune personalissime indicazioni.

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Dagli Stati Uniti, ad esempio, arriva perentoria la posizione del Dott. Anthony Fauci, consigliere medico capo del Presidente degli Stati Uniti: “Se tu e i tuoi familiari siete completamente vaccinati contro il Covid – ha dichiarato alla Cnn –  potete abbandonare le mascherina durante le festività natalizie quando state insieme. Fatevi vaccinare – continua –  e potrete godervi le vacanze. Il tampone non può essere considerato un sostituto”. Niente di più semplice, almeno cosi potrebbe apparire, considerando la possibilità di trascorrere in tutta sicurezza uno dei momenti sicuramente più attesi dell’anno.

Diverso, invece, il consiglio di Sergio Abrignani. Immunologo e membro del Cts che fornisce un altro tipo di consiglio. Molto meno ottimistico in un certo senso, manifestando una posizione ancora forte dei rischi concreti che certe situazioni potrebbero fornire. Abrignani, insomma, consiglia di non invitare ai pranzi o cene natalizie i non vaccinati, e dichiara: “Se io faccio pranzi o cene natalizie con parenti anziani preferisco che non ci siano non vaccinati. I bambini? Ai miei nipotini consiglio di non abbracciare i nonni, poi dipende dalla sensibilità di ciascuno di noi. L’idea – conclude –  che un gesto di affetto possa trasformarsi nell’infettare un anziano, che sappiamo quanto è a rischio, io preferisco non farlo”.

Più ottimista, infine il Commissario per l’Emergenza, Francesco Paolo Figliuolo che di recente ha cosi dichiarato: “Nonostante l’aumento dei contagi in tutta Europa, l’Italia è tra le nazioni europee e nel mondo messe meglio e credo che il prossimo Natale sarà un buon Natale. Confido ancora, e non smetterò di farlo, che gli indecisi facciano la prima dose”.

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