Scuola: quali saranno le nuove regole Covid? La parola agli insegnanti

Qual è il punto di vista degli insegnanti sulle misure per prevenire i contagi? Ecco le nuove regole, a ridosso della riapertura della scuola.

La preoccupazione delle istituzioni è che, con l’arrivo dell’autunno, i contagi potrebbero risalire, esattamente come è già successo in passato.

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Per questo motivo, se dovesse esserci una riacutizzazione della pandemia, sarà necessario correre ai ripari. La situazione, ovviamente, si complica con la riapertura della scuola. Ma, secondo i sondaggi, un professore su tre è favorevole all’uso delle mascherine in classe e ad una nuova dose obbligatoria di vaccino.

Il Trentino Alto Adige sarà la prima Regione italiana in cui si ritornerà a scuola; per l’esattezza, i cancelli riapriranno agli studenti il 5 settembre. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e il Ministero dell’Istruzione hanno dichiarato quali saranno le misure da adottare in classe, per il prossimo anno scolastico.

Innanzitutto, non sarà più in vigore la Dad e le mascherine Ffp2 diventeranno obbligatorie solo per i soggetti fragili. Inoltre, resteranno a casa solo i positivi. L’unica regola anti- Covid da rispettare sarà quella di tenere le finestre aperte durante le lezioni, per favorire il ricambio d’aria. Tuttavia, se la situazione sanitaria dovesse peggiorare, sono state previste delle nuove misure, per limitare i danni a scuola. Scopriamo di cosa si tratta.

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Il ritorno a scuola

Per l’anno scolastico 2022/2023, distanziamenti di sicurezza, obbligo di mascherina, igienizzazione costante e vaccinazioni rimangono solo un’eventualità e non più una necessità. In ogni caso, ci sono insegnanti (per la precisione, 1 su 3) che considerano indispensabile un nuovo ciclo di vaccino, prima dell’avvento della stagione autunnale. L’obiettivo, infatti, è quello di evitare che, con il ritorno delle temperature più rigide, la pandemia ritrovi vigore.

Inoltre, un professore su 2 ritiene anche necessario l’uso della mascherina durante lo svolgimento delle lezioni. Questi dati sono stati raccolti grazie ad un sondaggio nazionale relativo alle modalità di rientro a scuola post pandemia, realizzato dalla rivista La Tecnica della Scuola.

Il punto di vista di professori e alunni

Al sondaggio hanno partecipato ben 1.759 interessati, divisi tra docenti e studenti. I risultati hanno evidenziato che quasi 7 insegnanti su 10 sono contrari alla possibile reintroduzione dell’obbligo vaccinale, cioè alla quarta dose di vaccino, anche nel caso in cui i contagi dovessero aumentare di nuovo.

Lo stesso discorso, inoltre, vale anche per i genitori e gli studenti. Essi, infatti, hanno espresso il loro disappunto in maniera molto più incisiva. Quasi 8 su 10, tra i familiari degli alunni e gli alunni stessi che hanno partecipato al sondaggio, hanno dichiarato di essere contrari alla reintroduzione dell’obbligo vaccinale.

Diverso, invece, è l’opinione dei docenti riguardo alla possibilità di un ritorno alla mascherina obbligatoria in classe, in caso di aumento dei contagi. Un insegnante su 2 (il 49,9%), infatti, è d’accordo con l’obbligo di mascherina. Probabilmente, l’utilità di tale dispositivo di sicurezza è maggiormente avvertita.

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I genitori e gli studenti, invece, hanno un punto di vista differente sulla reintroduzione forzata dei dispositivi di protezione. Il 66,5 % dei partecipanti, infatti, è contrario all’utilizzo della mascherina, mentre solo il 31,4% è favorevole.

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