Webuild, risultati finanziari 2020: salgono gli utili, prospettive di crescita dei ricavi

Il Consiglio di Amministrazione di Webuild, società quotata a Piazza Affari, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020. Vediamo quali sono i principali dati economici e finanziari emersi da tali documenti.

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Era molto attesa dagli operatori di Piazza Affari la pubblicazione, prevista per questa mattina, dei risultati economici e finanziari relativi all’esercizio 2020 di Webuild S.p.a. (società facente parte del paniere di titoli azionari dell’indice FTSE MIB).

Webuild (nuova denominazione di Salini Impregilo), è un gruppo multinazionale italiano che opera nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria.

L’acquisizione di Astaldi

Durante lo scorso anno, in particolare il 5 novembre 2020, Webuild ha portato a termine l’acquisizione del 66,1% del capitale di Astaldi,  altra multinazionale italiana attiva sempre nel settore delle grandi costruzioni.

Il processo di integrazione societaria si concluderà entro il prossimo mese di luglio, dopo l’approvazione da parte delle assemblee straordinarie degli azionisti di Webuild e di Astaldi, che si terranno rispettivamente il 29 e il 30 aprile 2021.

“Con questa operazione il gruppo ha raggiunto una dimensione rilevante per poter competere in modo sempre più efficace sul mercato domestico e globale”, ha commentato Webuild nella nota dei conti relativi al 2020.

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I dati relativi ai ricavi contabilizzati nel 2020

Webuild ha concluso l’esercizio 2020 con un portafoglio ordini di 41,7 miliardi di euro. Il totale dei nuovi ordini acquisiti nel 2020 è pari a circa 10,4 miliardi di euro.

ricavi combined (ovvero considerando Astaldi per tutto l’anno 2020) sono stati pari a 6,4 miliardi.

I ricavi adjusted (cioè tenendo in considerazione Astaldi soltanto per i 2 mesi successivi all’acquisizione) sono, invece, risultati pari a 5,31 miliardi di euro, in leggera contrazione rispetto ai 5,33 miliardi del 2019. WeBuild, tramite il proprio management, ha precisato che l’andamento del giro d’affari ha risentito delle restrizioni imposte per contrastare la diffusione della pandemia di Covid-19, le quali hanno determinato una riduzione della produzione prima in Italia ed in Europa e, successivamente, anche in America Latina.

I dati relativi all’utile e al dividendo dell’esercizio 2020

Il margine operativo lordo combined (utile prima di sottrarre utili, interessi, tasse, ammortamento e deprezzamento dei beni, considerando Astaldi per l’intero 2020) si è attestato a 820,6 milioni, mentre il MOL adjusted (utile della gestione operativa considerando Astaldi soltanto per i mesi di novembre e dicembre)  è risultato pari a 779,1 milioni, in considerevole aumento rispetto ai 422,6 milioni del 2019.

L’utile netto di gruppo adjusted dello scorso esercizio è risultato pari a 275,39 milioni, a fronte dei 5,02 milioni conseguiti nel 2019.

Per quanto riguarda l’utile conseguito nel 2020, durante l’anno 2021, il Consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,055 euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio, per un importo totale di 49,1 milioni. Lo stacco delle cedole è previsto per lunedì 10 maggio 2021, le stesse saranno poi messe in pagamento due giorni dopo, il 12 maggio.

I dati relativi all’indebitamento registrato a fine 2020

L’indebitamento finanziario netto è risultato, secondo quanto affermato dalla società, “significativamente migliore del target“. A fine 2020 risultava, infatti, pari a 441,9 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto al valore di 631,42 milioni registrato a fine dicembre 2019, grazie principalmente alla riduzione del capitale circolante netto.

Sempre in tema di debito, Webuild ha emesso un prestito obbligazionario pari complessivamente ad 1 miliardo di euro. Tutti i titoli obbligazionari risultano collocati con successo.

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Prospettive per il 2021

Webuild prevede una crescita dei ricavi, che dovrebbero attestarsi tra 6,5 e 7,2 miliardi ed una ulteriore riduzione dell’indebitamento finanziario netto.

I nuovi ordini, compresi quelli per i quali Webuild è risultato aggiudicatario o migliore offerente, si prevedono intorno a 2,5 miliardi.

La società ha specificato, però, che questi obiettivi potranno subire delle modifiche a causa degli sviluppi difficilmente prevedibili della pandemia ancora in corso in tutto il mondo.

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