Andare in pensione a 60 anni? Si può, ma devi presentare domanda entro il 31 maggio

Si può andare in pensione a 60 anni già a partire dal 2023. Ma attenzione ai termini di presentazione della domanda: stanno per scadere.

I lavoratori che compiono 60 anni nel 2022 hanno la possibilità di andare in pensione già a partire dalla primavera del 2023.

Andare in pensione a 60 anni? Si può, ma devi presentare domanda entro il 31 maggio

Le regole del sistema previdenziale INPS permettono, ad alcune categorie di lavoratori, di anticipare di 5 anni il loro pensionamento. In pratica, per alcuni contribuenti, c’è l’opportunità di andare in pensione nel 2023 con una particolare misura.

Grazie ad essa, il lavoratore che nel 2023 compie 61 anni può ritirarsi dal lavoro, ma deve presentare domanda con largo anticipo: i termini scadono il 31 maggio 2022.

Vediamo quali sono gli altri requisiti previsti per andare in pensione anticipata.

Andare in pensione a 60 anni: ecco come fare

Il sistema previdenziale italiano prevede una misura che consente, ad alcuni contribuenti, di anticipare il pensionamento di 5 anni. Per questa particolare categoria di lavoratori è necessario compiere 61 anni e 7 mesi nel 2023 e aver accumulato almeno 35 anni di contributi.

Dalla somma dei due elementi (età anagrafica e anni di versamenti contributivi) risulta una quota pari a 97,6 anni.

Se le suddette condizioni sono rispettate, il lavoratore ha la possibilità di ritirarsi dal lavoro in anticipo di 5 anni rispetto alla quiescenza di vecchiaia fissata a 67 anni.

Tuttavia, per poter beneficiare di questa misura occorre presentare domanda entro il 31 maggio 2022. È opportuno precisare che non si tratta di una domanda di pensionamento, bensì di una certificazione che attesta il diritto del lavoratore ad accedere alla misura pensionistica descritta.

Come presentare la domanda

Quella che va presentata entro il 31 maggio non è una domanda di pensionamento, ma un’istanza propedeutica per ottenere l’attestazione del diritto alla pensione anticipata.

La richiesta deve essere presentata all’Istituto di previdenza sociale, accedendo al portale telematico presente sul web. L’accesso deve avvenire utilizzando le credenziali digitali SPID o CIE.

Così facendo, la piattaforma potrà accedere a tutte le informazioni personali dell’utente, facilitando notevolmente la ricerca dei dati.

Il termine fissato al 31 maggio non esclude dal diritto alla pensione anticipata coloro che inoltrano la richiesta successivamente. Tuttavia, chi ritarda nella presentazione dalla domanda, automaticamente posticipa anche il possibile pensionamento.

Nello specifico, il contribuente che presenta domanda entro il 31 maggio può accedere il pensionamento con 61,7 anni di età. Se la richiesta viene inoltrata dopo la suddetta data, per il pensionamento occorre attendere 61,8 mesi. Coloro che superano i 3 mesi di ritardo, nella presentazione della domanda, subiranno un taglio sulla decorrenza dell’assegno di 3 mesi.

In cosa consiste la domanda di pensione a 60 anni?

Quella di cui ci stiamo occupando non è la domanda di pensionamento, bensì la richiesta che il contribuente può inviare all’Istituto previdenziale per ottenere un certificato che attesti il suo diritto al pensionamento anticipato a 60 anni.

Infatti, così come stabilito dalla legge, il lavoratore può inviare la richiesta solo dopo aver raggiunto realmente i requisiti minimi per accedervi (61,7 anni d’età e 35 anni contributivi).

Quando l’INPS risponde alle domande in questione, le accetta con riserva. Di fatto, solo il requisito anagrafico è “certo”, mentre quello contributivo non può essere confermato un anno prima della loro effettiva maturazione.

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