Aumento pensioni: se rientrate in queste fasce riceverete molto di più

Le rivalutazioni dell’Inps hanno portato a un sostanzioso aumento delle pensioni: ecco quanto riceveranno in più i pensionati che appartengono a queste fasce. 

Le rivalutazioni dell’Inps con il conseguente aumento delle pensioni sono state misure davvero molto popolari. Era necessario, infatti, adeguare l’importo degli assegni previdenziali all’aumento del costo della vita registrato negli ultimi mesi. Con i prezzi delle bollette alle stelle e i rincari nei supermercati, si rischiava di generare una nuova emergenza sociale.

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I pensionati, infatti, tra tutti i soggetti sono da sempre quelli più fragili e tutelarli è apparso doveroso anche agli occhi dell’Istituto. Se vi trovate in una di queste fasce, dunque, la vostra pensione aumenterà: ecco quanto denaro in più si potrà ricevere mese per mese.

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Rivalutazioni dell’Inps: l’aumento delle pensioni per tutte le fasce

L’aumento delle pensioni a seguito delle rivalutazioni dell’Inps è stata una misura bene accolta dalla popolazione e, in particolare, dai pensionati in difficoltà come, ad esempio, coloro che ricevono il trattamento minimo. Da gennaio, dunque, le cifre mensili dell’assegno previdenziale sono cambiate per far spazio a importi più cospicui, ma non solo. Da fine febbraio, infatti, l’importo delle pensioni sarà adeguato alla percentuale di variazione fissata all’1,7%: un ulteriore aumento considerato l’1,6% che, invece, era stato programmato. 

Nel 2022, inoltre, anche il sistema per l’adeguamento previdenziale della perequazione degli assegni è cambiato: si è tornati, infatti, al vecchio calcolo con adeguamento per fasce di reddito. Dunque, chi avrà il 100% dell’indice di rivalutazione godrà di un assegno fino a 4 volte il minimo; chi avrà il 90% godrà di trattamenti fino a 5 volte il minimo; infine,  il 75%  fino a 5 volte il minimo. 

Tale cambio radicale sblocca, infatti, la situazione si stallo che si era verificata negli anni precedenti e che era stata adottata dal Governo Monti e dai successivi.

L’esempio che illustra il cambiamento

Prendiamo, ad esempio, un pensionato che riceva al mese un assegno minimo, ossia con un lordo mensile di 523,85 euro. Nel suo caso, al 1 gennaio 2022 la percentuale di perequazione è stata fissata al 1,6% sulla prima rata. L’importo lordo che ha ricevuto, in questo caso, è stato di 802,19 euro. 

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Non è finita qui, perchè, attraverso un messaggio, l’Inps ha comunicato l’aperta possibilità di conguagli. Infatti, qualora si dovesse accertare un indice di rivalutazione diverso da quello attualmente applicato, il 1° gennaio dell’anno successivo verrebbero applicati dei conguagli. 

Nei prossimi mesi, dunque, è previsto un aumento ulteriore delle pensioni:

  • I trattamenti di importo fino a 2.062,32 euro, avranno un aumento dell’1,7%;
  • Coloro che ricevono un assegno tra 2.062,33 euro e 2.577,90 euro godranno di una rivalutazione dell’1,53%;
  • Le pensioni oltre i 2.577,90 euro subiranno su un incremento dell’1,275%.
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