Banche italiane a rischio, scenario da incubo: solo 4 sono sicure

Rischio di credito per famiglie e imprese sui minimi storici, ma l’economia italiana rimane appesa ai sostegni governativi. Tutte le motivazioni e le banche italiane più sicure.

Bonus e incentivi hanno sostenuto le famiglie italiane in anni difficili. La tendenza che sarebbe dovuta scemare è invece aumentata negli ultimi mesi.

lente conti euro

 

A beneficiarne la crescita economica che può proseguire il suo trend, pur ostacolata dai rincari delle materie prime e dell’inflazione. Le banche in particolare hanno potuto beneficiare della maggiore disponibilità economica dei creditori, assicurando la solidità dei propri valori patrimoniali.

Se con la fine delle misure di sostegno la tendenza può invertirsi, con un aumento del rischio nei prossimi mesi al momento vi sono ricadute positive per correntisti e risparmiatori. Inoltre se gli istituti di credito hanno poca liquidità o si temono fallimenti o insolvenze, il rischio di una stretta creditizia aumenta influendo negativamente su consumi e investimenti.

Le banche italiane rafforzano la loro solidità finanziaria: i crediti deteriorati sono ai minimi storici

L’incertezza economica e di conseguenza la capacità dei creditori di ripagare il proprio debito è stata paradossalmente evitata anche questi mesi dall’aggravarsi delle situazioni esogene che hanno pesato sul reddito delle famiglie. Secondo i dati dell’Osservatorio NPE di CRIBIS Credit Management che si occupa dei processi di gestione del credito e di esposizione ai crediti deteriorati, la tendenza è iniziata da dicembre 2020.

L’analisi dei dati fino a dicembre 2021 mostra un aumento della solvibilità delle famiglie e dei soggetti debitori. Questo passa dal 2,6 al 1,6% per le società di capitali e dal 1,6 a 1,2% per le persone fisiche. Secondo Alberto Sondri, Executive Director CRIBIS Credit Management, l’aumento della liquidità delle famiglie è dovuta in primo luogo a un aumento del risparmio. Questo è dovuto paradossalmente dalla riduzione dei consumi per gran parte del 2020. Se questo ha permesso di mantenere gli obblighi finanziari per le famiglie, la liquidità delle imprese è invece progressivamente agevolata dagli aiuti economici diretti a contrastare gli effetti della pandemia.

Sul piano della sicurezza bancaria, gli istituti più affidabili sono quelli che rispettano i valori del Common equity Tier 1 e Total capital ratio. Gli standard qualitativi voluti dalla BCE classificano con un valore oggettivo la stabilità patrimoniale e finanziaria delle banche. La Banca Centrale Europea richiede un livello minimo generale dei due valori rispettivamente intorno al 10% e al 7%. Secondo un analisi condotta da Altroconsumo nel 2022 tra le grandi banche considerate più sicure in questo senso figurano: Banca Generali, Banca Banca Mediolanum; Banco di Sardegna e Biver Banca.

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