Bitcoin in range rischia un nuovo crollo, ma c’è qualcuno che continua ad accumularli

Bitcoin rimane confinato in un range intorno ai 20.000 dollari. Oggi il sentiment di avversione al rischio è tornato protagonista, riportando la criptovaluta verso nuovi minimi. Ma c’è qualcuno che continua a comprare.

La prima delle criptovalute trascina con sé il listino; L’indice MVIS CryptoCompare Digital Assets 100, di cui fanno parte i 100 token più capitalizzati è sceso del 3,9%.

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Il pessimismo si sconta con range prolungati e profondi crolli in un trend short irregolare e scandito da lunghe fasi di accumulazione. Le prese di profitto che riportano il prezzo verso i precedenti massimi non devono ingannare; il Bitcoin proseguirà probabilmente la tendenza attuale. Da scontare sul prezzo ancora gli effetti della politica monetaria restrittiva con le prime evidenze nei dati dei prossimi mesi.

Il Bitcoin rimane correlato al mercato azionario Usa. Come ha affermato CoinDesk nel suo rapporto, “le aspettative per il crollo di Bitcoin al di sotto dei 20.000 dollari durante il fine settimana erano premature “. L’occasione e l’incertezza porterà altri trader a speculare su ribassi che proiettano il prezzo minimo verso almeno i 12 – 13.000 mila dollari.

Bitcoin ha mutato nell’ultimo anno la sua correlazione, precedentemente inversa a quella del comparto azionario e positivamente rispetto ai metalli preziosi come l’oro era stato valutato come un nuovo potenziale bene rifugio. Durante la recente crisi economica è stato utilizzati per diversificare il rischio e proteggere il portafoglio. Oggi invece la sua funzione sembra essere ridimensionata e mutata dalla maturazione nella percezione del suo valore intrinseco. La sua ragion d’esser quella di un’alternativa al potere centralizzato dei governi e delle istituzioni finanziarie è stata sempre più messa in discussione dalla capacità dei governi di regolamentare il settore.

Bitcoin, qualcuno continua ad accumularli: Naim Bukele e Michael Saylor

Molti sono comunque gli investitori che decidono di mantenere Bitcoin a lungo termine. Uno dei più esposti a mantenere orgogliosamente il Bitcoin in portafoglio è il presidente Naim Bukele. Più che un singolo investitore è l’istituzione di un intero Paese, il ministero dell’economia di El Salvador, ad avere in circolazione più di 2.300 Bitcoin per un valore complessivo di circa 51 milioni di dollari.

Una cifra all’apparenza irrisoria per un governo nazionale, ma nell’economia già lacunosa di El Salvador ogni centesimo è importante. Bukele non sembra però interessato a ridurre l’esposizione del Paese. “Vedo che alcune persone sono preoccupate o ansiose per il prezzo di mercato dei Bitcoin. Il mio consiglio: smetti di guardare i grafici e goditi la vita”.

El Salvador scommette su un futuro di nuovi rialzi che permetterà il completamento di un progetto per una città tutta dedicata alla criptovaluta. Destinata a essere costruita nel golfo di Fonseca, sulla costa meridionale di El Salvador, la città dovrà essere finanziata dalla vendita di obbligazioni sui Bitcoin e alimentata dall’energia geotermica del vicino vulcano Conchagua.

Nuove sorprese potranno esserci nel prossimo futuro con l’evoluzione della blockchain e della finanza decentralizzata che può portare nuovi usi e servizi basati sulle criptovalute. È ciò in cui crede anche Michael Saylor, l’imprenditore noto per la sua fiducia nella criptovaluta, ha acquistato secondo quanto dichiarato mercoledì mattina 480 Bitcoin per un valore pari a 10 milioni di dollari.

Gli acquisti sono stati effettuati nel periodo dal 3 maggio al 28 giugno tramite la società MicroStrategy; una società specializzata nell’analisi dei dati e nell’analisi predittiva, che nel tempo è finita per esporsi sempre di più sul mercato delle criptovalute. L’esposizione è oggi elevata, con un totale di 129.699 Bitcoin per un investimento totale di 3,98 miliardi e un prezzo medio di ingresso di 30.644 dollari. Ciò significa un’equity in perdita al momento di più del 30%.

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