Bonus 200 euro: cosa succede se sei stato molto tempo in malattia

Il numero di giorni di malattia può essere determinante ai fini della ricezione del Bonus 200 euro. Scopriamo perché e come si può accedere all’incentivo.

Nel prossimo mese di luglio moltissimi italiani riceveranno il Bonus 200 euro previsto dal Decreto Aiuti. E’ indirizzato ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai pensionati e ai lavoratori domestici anche se hanno più rapporti lavorativi in corso ma non solo.

bonus 200 euro
foto adobe

Rientrano tra i beneficiari della misura di sostegno anche i lavoratori del mondo dello spettacolo, iscritti al Fondo pensioni relativo, che hanno versato almeno 50 contributi giornalieri nel corso del 2021, gli incaricati alle vendite porta a porta in possesso di partita Iva e i pensionati con gestioni previdenziali diverse da quelle dell’Inps.

Bonus 200 euro e malattia

Il bonus 200 euro verrà erogato con il cedolino pensionistico di luglio ai pensionati e in busta paga sempre nello stesso mese ai lavoratori dipendenti. Tra i requisiti necessari per ricevere il benefit la norma impone un reddito annuo non superiore ai 35 mila euro. Ci sono però dei distinguo da fare per quanto riguarda i giorni di malattia che il contribuente ha preso e come vedremo in alcuni casi questo incide moltissimo sull’assegnazione o meno del bonus 200 euro.

Come stabilito dalla normativa l’agevolazione spetta ai lavoratori dipendenti che nei primi 4 mesi del 2022 hanno usufruito anche per un solo mese dello sconto contributivo dello 0,80%. A seconda del settore di appartenenza che indennizza la malattia si può avere diritto al bonus anche se il lavoratore supera il limite dei 35 mila euro annui. Se ad occuparsene è l’Inps potrebbero ottenere il benefit una tantum anche i lavoratori dipendenti con uno stipendio mensile lordo che non gli consente di accedere allo 0,80% di sconto.

Ricordiamo che la legge prevede che la retribuzione mensile del lavoratore che ha diritto al bonus 200 euro non può superare la cifra di 2.692 euro. Per il fatto che l’indennità non partecipa alla base imponibile previdenziale il lavoratore può quindi anche rimanere entro l’importa suddetto. Nei casi in cui ad indennizzare la malattia è un soggetto diverso dall’Inps invece il lavoratore non ha i requisiti per ricevere il bonus 200 euro.

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