Fondi pensione postali: un’integrazione al reddito che strizza l’occhio al futuro

I fondi pensione postali sono delle forme di integrazione al reddito che permettono di costruirsi un’indennità integrativa, da sfruttare in futuro.

I lavoratori che stanno valutando l’idea di sottoscrivere un fondo pensione dovrebbero prendere in considerazione la proposta di Poste Italiane. I fondi pensione postali sono delle forme di integrazione del reddito futuro, in vista delle difficoltà che l’Inps dovrà affrontare nei prossimi anni, con la conseguente riduzione degli importi degli assegni mensili.

 fondi pensione postali s
Canva

Grazie al fondo pensione è possibile ricevere un’integrazione, più o meno sostanziosa, in base al piano individuale adottato. Si tratta di una scelta che la maggior parte dei lavoratori assumono in virtù della progressiva riduzione degli importi degli assegni pensionistici erogati dall’INPS.

L’idea di affidare la propria serenità futura a Poste Italiane è dettata dalla necessità di scegliere una realtà solida.

Dopotutto, Poste italiane è il gruppo di logistica e corrispondenza tra i più solidi del Paese. L’azienda vanta oltre 150 anni di attività alle spalle e una capacità innovativa non da poco. Oltre ad occuparsi di logistica e corrispondenza, Poste Italiane propone prodotti finanziari, di risparmio e assicurativi particolarmente apprezzati dai clienti.

Fondi pensione postali: costi condizioni

I fondi pensione postali di Posta previdenza valore rappresentano un piano individuale pensionistico al quale ogni cliente può aderire autonomamente. Il PIP è un contratto di assicurazione sulla vita a premi ricorrenti. Dunque, possiamo affermare che l’espressione fondo pensione, utilizzata per descrivere questo prodotto, è impropria.

Ad ogni modo, i clienti che decidono di sottoscrivere questo prodotto hanno la possibilità di versare una parte o tutto il trattamento di fine rapporto evitando di lasciarlo in azienda. Il cliente può decidere se effettuare il versamento di quote mensili o annuali del TFR.

Uno degli aspetti che convince maggiormente i clienti, che decidono di sottoscrivere piano individuale pensionistico proposto da Poste Italiane, è la sicurezza del prodotto. Come accade spesso per questa tipologia di prodotti, anche la gestione assicurativa interna separata dal capitale di Poste Vita spa offre garanzie in merito al denaro versato.

Dal punto di vista contrattuale, la compagnia garantisce il mantenimento del capitale ad un rendimento minimo pari al 1,50% annuo composto. Nella maggior parte dei casi gli investimenti effettuati riguardano titoli di stato e obbligazioni, con un profilo di rischio molto basso.

Diamo un’occhiata ai costi

Dando uno sguardo alla nota informativa di Poste Vita Spa, si evince che il contributo minimo da versare e di almeno €50 al mese. Tuttavia, il piano individuale pensionistico dà la possibilità ad ogni singolo cliente di scegliere la quota dei versamenti, in base alle proprie esigenze e possibilità.

Tenendo conto dei dati raccolti da Poste Italiane, la maggior parte dei versamenti effettuati dai sottoscrittori del fondo è di €50, ovvero la cifra minima concessa.

Per quanto riguarda i costi occorre dividere tra diversi oneri:

  • Non sono previste spese di adesione;
  • Le spese direttamente a carico dell’aderente sono pari a 2,5% su ogni versamento;

Tra le spese in direttamente a carico dell’aderente abbiamo:

  • il rendimento trattenuto che è pari all’1% all’anno;
  • il fondo interno assicurativo Poste vita previdenza flessibile prevede una commissione di gestione pari al 1% su base annua.

Sono poi previsti €8 una tantum, a titolo di prestazioni anticipata in forma di rendita integrativa temporanea anticipata, ovvero la cosiddetta Rita.

Impostazioni privacy