ISEE attenzione, l’errore può costare caro: si rischiano multe salate

Rischio multe fino a cinquemila euro, l’ISEE richiede grande attenzione: quale l’errore da non commettere, i dettagli al riguardo

Quello in questione è di certo un periodo complicato da diversi punti di vista, e non fa eccezione l’ambito economico: l’ISEE rappresenta dunque un elemento importante, mediante cui si può avere accesso a varie agevolazioni e bonus: ma è opportuno prestare attenzione ed evitare determinati errori che potrebbero costare caro. Di cosa si tratta?

ISEE attenzione, l'errore può costare caro: si rischiano multe salate
Errore (fonte foto: Adobe Stock)

Le difficoltà per le famiglie non mancano in questo periodo ed un ruolo molto importante viene assunto dagli aiuti messi a disposizione in una fase di crisi economico- finanziare, a causa della conseguenze della pandemia, del caro prezzi, dell’instabilità della politica internazionale. Tanti gli elementi sul tavolo e dunque l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente diventa un elemento centrale per poter avere accesso, nel rispetto di requisiti e condizioni, a determinati bonus ed agevolazioni.

Per tale ragione è bene sottolineare che nella fase della richiesta e nel momento in cui si procedere a fare l’ISEE, bisogna prestare grande attenzione, poiché come spiegato da Contocorrenteonline.it, un gesto, un errore potrebbe finire per costar caro, mettendo i soggetti interessati davanti ad un rischio di multe pesanti da 500 a 5 mila euro. 

Per quale ragione e di cosa si tratta nello specifico?

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Isee: che cos’è e alcuni dettagli

L’ISEE è un elemento dunque molto importante per poter accedere ad esempio a diverse agevolazioni, qui alcuni dei bonus che ad esempio non tutti conoscono.

Ai fini della relativa richiesta, è opportuno ricordare, si legge su Contocorrenteonline.it, che è necessario provvedere alla compilazione della Dsu, la Dichiarazione sostitutiva unica.

Diversi i documenti da presentare rispetto a ISEE, che devo contenere dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di colui che ne fa richiesta, ma non soltanto, anche dei membri del medesimo nucleo familiare. Si tratta di una dichiarazione che va presentata a INPS, e la cui operazione può essere fatta anche rivolgendosi a CAF e patronati.

O ancora, è possibile procedere all’invio in modo telematico, attraverso il sito dell’INPS. Al di là di tutto, ciò che è estremamente importante è prestare attenzione a diversi aspetti, al fine di evitare eventuali errori che potrebbero costar caro, come nel caso delle multe sino a 5 mila euro. Per quale ragione?

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ISEE, occhio a DSU ed eventuali incongruenze circa il reddito

Diversi, come detto, gli aiuti e i sussidi cui una famiglia potrebbe aver accesso in presenza di un ISEE basso, proprio per questo motivo bisogna procedere ad aggiornare di anno in anno le informazioni che hanno a che fare con la propria condizione economica mediante ISEE. Ecco che la DSU conterrà non soltanto informazioni di tipo anagrafico, ma anche reddituale e patrimoniale.

Elementi come ad esempio il valore della casa, il canone di locazione, il saldo e la giacenza media del conto corrente, vanno dichiarati tra gli altri, così come anche conti correnti postali se presenti, depositi, libretti ed altro ancora. Una volta inseriti tutti gli elementi necessari e richiesti, se l’ISEE non supera determinate soglie, è possibile avere accesso a specifici bonus e agevolazioni e nei modi previsti, spiega Contocorrenteonline.it.

Ecco che evitare di commettere errori nella fase di compilazione è davvero fondamentale. Qualora, in seguito ad opportuni controlli, dovessero emergere eventuali incongruenze tra quanto dichiaro e quanto accertato, si incorre nel rischio di dover poi fare i conti con conseguenze gravi. Soprattutto, spiega Contocorrenteonline.it, qualora chi abbia beneficiato di sussidi e bonus, abbia nella realtà somme più alte a differenza di quanto dichiarato.

In caso di incongruenze sul reddito, stando a quanto si evince dalla circolare n.118/2010 dell’INPS, sono previste sanzioni che vanno da 500 euro a 5 mila euro a “soggetti che, in ragione del maggior reddito accertato, risultano aver beneficiato illegittimamente, in tutto o in parte, delle prestazioni sociali agevolate“.

Ciò, viene spiegato da Contocorrrenteonline.it, poiché i soggetto interessati avrebbero poi avuto modo di usufruire di bonus e sussidi in seguito a dichiarazioni di redditi più bassi di quelli riscontrati in fase di controllo da INPS e Agenzia dell’Entrate. 

È bene, opportuno e fondamentale agire con attenzione, con cautela e nel rispetto di quanto previsto e stabilito dalla legge, nonché approfondire il tema ottenendo altre informazioni anche mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, per chiarire ogni eventuale dubbio, sapere tutto quanto va presentato, condizioni, requisiti ed evitare di incorrere in gravi conseguenze.

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