La Legge 104 tutela dallo sfratto? La risposta non è affatto scontata

Sono molte le misure a favore di chi è portatore di handicap, e tra le tante domande può spiccare quella se la Legge 104 tutela dallo sfratto. La questione non è netta, perché vi sono diverse casistiche. 

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Quando si pensa a invalido civile, o portatore di handicap, vengono subito in mente menomazioni fisiche, o la carrozzella. In realtà, esistono tantissime patologie che l’INPS riconosce come invalidanti. E quindi idonee al riconoscimento di aiuti. Esistono tante malattie, anche invisibili all’esterno, che rendono di fatto una persona invalida. Si è considerati invalidi quando ci si trova in difficoltà più degli altri “a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di una menomazione o di un deficit fisico – psichico“. Quando queste condizioni vengono riconosciute dalla Commissione dell’INPS, viene decisa una percentuale di invalidità e, talvolta, concessi i benefici relativi alla Legge 104.

Entrando nella contemplazione della possibilità di sfratto, possiamo asserire due cose fondamentali. La prima, è che perdere la casa è un disagio immenso per chiunque. La seconda, è che la persona disabile avrà ancora più difficoltà a trovare una sistemazione adeguata. Vuoi per motivi economici – le pensioni di invalidità sono spesso insufficienti a garantire ampio benessere – vuoi proprio perché la patologia rende ancora più difficile cominciare una nuova vita. E affrontare la burocrazia legata ad uno sfratto.

Verrebbe quindi spontaneo pensare che chi gode della Legge 104 possa essere “protetto” da questa procedura. Che ricordiamo è giusta in caso il cittadino non paghi l’affitto. In realtà, non è propriamente così. Andiamo a verificare cosa può succedere in caso di sfratto emesso contro un disabile o invalido civile.

Lo sfratto si applica anche ha chi ha la 104?

Precisiamo subito che la Legge non prevede procedure diverse per un cittadino moroso che è disabile. Chi non paga l’affitto prima o poi dovrà aspettarsi di essere sfrattato dall’abitazione. Ma a seconda della situazione, potranno essere messe in campo alcune tutele. La decisione, insomma, spetterà al Giudice di competenza, dopo che avrà esaminato i fatti. Se ad esempio la disabilità che ha colpito l’inquilino moroso è particolarmente grave, il Giudice potrebbe proporre un “compromesso”. Ovvero, dare il tempo allo sfrattato di trovare un altro alloggio. Questo anche in caso che la malattia dell’invalido potrebbe peggiorare considerevolmente. La Legge può infatti fare appello alla medesima tutela che si applica a favore di chi ha figli minori. In caso di sfratto, vengono concesse delle “agevolazioni” proprio per proteggere i bambini.

Dunque non esiste una normativa specifica che impedisce di sfrattare un invalido che ha la 104, ma a seconda del caso saranno prese in considerazioni le diverse “attenuanti”. Fortunatamente, la rete che ruota attorno ai disabili e agli invalidi civili è molto attenta e sono messe in campo tantissime risorse per permettere loro di condurre una vita dignitosa. Questo non significa, però, che sia concesso di agire contro la Legge, ecco perché chi non paga va comunque incontro allo sfratto.

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