Lettera dal Fisco, niente panico: ecco cosa può contenere

Se arriva una lettera dal fisco il cittadino riceve una raccomandata con ricevuta di ritorno, consegnata a mezzo posta o tramite PEC.

Nel caso in cui si dovesse ricevere una lettera, il cui mittente è l’Agenzia delle Entrata, non bisogna andare in ansia. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di comunicazioni del tutto bonarie che non prevedono il versamento di tributi o interessi in mora, ma semplici chiarimenti o integrazioni.

Lettera dal Fisco, niente panico: ecco cosa può contenere

Esistono diversi casi per i quali un cittadino potrebbe ricevere una lettera dal Fisco. Nella maggior parte delle situazioni potrebbe trattarsi di comunicazioni che l’ente fiscale fa al contribuente, per chiedere chiarimenti su anomalie o errori nella compilazione di qualche documento.

Lettera dal fisco: quali sono i casi

Ricevere una lettera dall’Agenzia delle Entrate può provocare agitazione del cittadino. Tuttavia, le comunicazioni del fisco spesso si risolvono in maniera bonaria e senza grosse complicazioni.

Infatti, nel caso in cui, la lettera contenesse chiarimenti in merito ad anomalie, errori o incongruenze riguardanti alcuni documenti fiscali, al suo interno sono contenute anche le istruzioni per regolarizzare il tutto.

Nella maggior parte dei casi, infatti, ricevere una lettera dal fisco è un invito a regolarizzare in maniera spontanea delle anomalie oppure una richiesta di dati e informazioni, che servono ad annullare la pretesa nell’Agenzia delle Entrate.

Non bisogna mai ignorare una comunicazione proveniente dall’ente fiscale.

Il rischio, infatti, è che da un semplice invito a regolarizzare un’incongruenza o un errore, si arrivi all’emissione di una vera e propria cartella esattoriale.

Nel caso in cui si configurasse una situazione come quella sopra indicata, il cittadino si troverebbe di fronte ad un debito fiscale che può essere iscritto a ruolo attivando la procedura di recupero forzoso.

In questo modo, cittadino si espone al rischio di ipoteche e pignoramenti nonché fermi amministrativi. Questa situazione può configurarsi anche nel caso in cui l’importo originario da pagare fosse contenuto (es. mancato pagamento del bollo auto per un anno).

Quali rischi corrono i contribuenti, con la riforma del fisco

Con la preannunciata riforma del fisco, i contribuenti italiani potrebbero ricevere lettere dal Fisco, con maggiore facilità.

Una delle novità più importanti riguarda l’incrocio dei dati provenienti dall’Anagrafe tributaria, con quelli derivanti dall’Inps e dai conti correnti. Insomma, i cittadini italiani subiranno un controllo serrato che ha come finalità la lotta all’evasione fiscale.

Per chi non ha nulla da temere e sa di essere in regola, le cose restano invariate. Tuttavia, potrebbe accadere (raramente) che, nell’ambito di questo controlli fiscali, si possano prendere delle sviste che prevedano un chiarimento da parte del cittadino.

In questi casi, il Fisco invia una lettera tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite PEC. Nulla di cui preoccuparsi, ma non bisogna mai ignorare tali comunicazioni.

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