Multe con autovelox: c’è un modo per scoprire se si è a rischio verbale prima della sua notifica?

In caso di multe con autovelox se c’è la possibilità di scoprire in anticipo se si è a rischio sanzioni, prima che il verbale venga notificato?

Il codice della strada prevede degli specifici limiti di velocità per ogni tipo di tratta. In ogni caso, i limiti di percorrenza sono indicati tramite un’apposita segnaletica stradale. Nonostante ciò, spesso è necessario utilizzare degli inibitori, come gli autovelox, per impedire alle auto di sfrecciare a tutta velocità.

Multe con autovelox
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Quando si superano i limiti di velocità sulla strada in cui è presente un autovelox, quasi certamente si incorre in una multa.

Secondo quanto stabilito dalla legge, il Comune che installa gli autovelox ha l’obbligo di informare gli automobilisti della presenza dell’apparecchio che rileva la velocità di percorrenza. Per mettersi in regola, basta installare, ad almeno 100 metri dal autovelox, un cartello stradale in cui è comunicata la presenza dello strumento.

Lo stesso discorso vale anche in caso di rilevazione mobile della velocità. Ci stiamo riferendo alla volante delle forze dell’ordine che staziona in un determinato posto, rilevando la velocità delle vetture che passano.

Pertanto, nel caso in cui questi strumenti di rilevazione non siano opportunamente segnalati, l’automobilista che riceve il verbale ha la possibilità di fare ricorso e chiedere l’annullamento della multa.

Multe con autovelox: come funziona?

L’autovelox è uno strumento che funziona tramite l’emissione di raggi infrarossi. Al passaggio della vettura tali onde luminose vengono interrotte. In questo modo, l’apparecchio riesce a rilevare la velocità a cui procedeva il veicolo.

Affinché un autovelox sia affidabile è necessario che periodicamente venga effettuata la taratura dello strumento. Si tratta di un procedimento obbligatorio che prevede il rilascio di un certificato da parte del tecnico che ha eseguito l’operazione.

Un autovelox non tarato emette multe in maniera imprecisa. Per questo motivo, la legge prevede che ogni automobilista che riceve una sanzione per superamento dei limiti di velocità rilevati da un autovelox, abbia la possibilità di chiedere di controllare il certificato di taratura.

Dal momento che si tratta di uno strumento elettronico è soggetto ad errori. Per tale ragione, la legge ammette un margine di scarto di 5 km orari.

In sostanza, se il limite di velocità di percorrenza, su un determinato tratto stradale, è di 50 km/h e l’automobilista passa davanti all’autovelox a 53 km orari, in ragione del margine di scarto di 5 km/h, non sarà sanzionato.

Contestazione di una multa

La legge prevede che il cittadino, che commette un’infrazione del Codice della Strada, abbia il diritto ad ottenere la contestazione immediata, purché vi siano le condizioni per poterlo fare.

Ciò vuol dire che le forze dell’ordine sono tenute a rilasciare il verbale al momento dell’infrazione.

Tuttavia, ci sono una serie di infrazioni al Codice della Strada che difficilmente possono essere sanzionate

in tempo reale. È questo il caso delle multe per eccesso di velocità.

In questo caso, può accadere che il cittadino che ha commesso l’infrazione scopra di aver ricevuto la sanzione successivamente, entro massimo 90 giorni.

Pertanto, il conducente che ha il dubbio di aver superato i limiti di velocità in presenza di un autovelox, non riceverà informazioni in tal senso, finché la le forze dell’ordine non emanano l’atto definitivo.

L’emissione della multa è un procedimento amministrativo interno eseguito dalla polizia stradale, dalla polizia municipale o presso la stazione dei Carabinieri, per il quale il cittadino non ho la possibilità di chiedere informazioni.

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