Pensione, sempre più tardi e con assegni da fame: scenario da incubo

Scenario da incubo per molti lavoratori di oggi, che hanno di fronte a loro un futuro che vedrà andare in pensione sempre più tardi e con assegni da fame. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

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Foto © AdobeStock

Il lavoro ci consente di ottenere i soldi necessari per riuscire ad acquistare i vari beni e servizi di nostro gradimento. Allo stesso tempo non si può negare come le varie scadenze da rispettare finiscano spesso per rivelarsi anche fonte di problemi. Da qui il desiderio di poter finalmente andare in pensione. A tal fine, come noto, bisogna essere in possesso di determinati requisiti.

Quest’ultimi riguardano sia l’età che i contributi maturati. Non sempre, però, le cose vanno come sperato, tanto che c’è chi rischia di dover fare i conti con un’amara sorpresa. Sono tanti, infatti, i lavoratori di oggi che hanno di fronte a loro un futuro che vedrà andare in pensione sempre più tardi e con assegni da fame. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Pensione, sempre più tardi e con assegni da fame: allarme per i 50enni di oggi

In attesa della prossima riforma delle pensioni, che potrebbe portare con sé delle importanti novità, sono in tanti a temere di dover fare i conti con un trattamento economico da fame. Il governo, infatti, sembra pronto ad eliminare le pensioni anticipate, almeno per come le conosciamo fino ad oggi. Riuscire a maturare i requisiti necessari per uscire anticipatamente dal lavoro, inoltre, risulterà sempre più difficile.

Se tutto questo non bastasse, potrebbero portare a dover fare i conti con tagli degli assegni particolarmente consistenti. Ma non solo, i trattamenti pensionistici in generale si ipotizza che saranno sempre più da fame. Coloro che oggi hanno un’età compresa fra i 50 e 55 anni, ad esempio, dovranno attendere molto probabilmente il raggiungimento dei 67 anni di età, così come previsto dalla Fornero, per poter andare in pensione.

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Se tutto questo non bastasse, l’importo sarà pari, nei migliori dei casi, alla metà dell’ultima busta paga. Questo sempre a patto che si abbia alle spalle una carriera senza lunghe interruzioni e soprattutto ben retribuita. Per ricevere una pensione pari almeno a mille euro, infatti, sarà necessario avere una retribuzione media, fin dai primi anni di lavoro, pari almeno al doppio.

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