Reddito di cittadinanza si rischia di perdere i soldi se ogni mese non si fa questa operazione

Attenzione a non perdere il reddito di cittadinanza, dal primo gennaio 2022 nuovi obblighi di presenza, ecco di cosa si tratta. 

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Reddito di cittadinanza si rischia di perdere i soldi se ogni mese non si fa questa operazione

Il reddito di cittadinanza è al centro delle polemiche dopo le ultime modifiche che prevedono controlli e maggiori responsabilità da parte di coloro che lo percepiscono. Tra i tanti vincoli inseriti per questa misura è previsto un azione da compiere almeno una volta al mese per non perdere il beneficio. Analizziamo le modifiche apportate al reddito di cittadinanza e cosa fare per non perdere i soldi.

Reddito di cittadinanza si rischia di perdere i soldi se ogni mese non si fa questa operazione

In linea di massima i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza non cambiano, sono quelli confermati nel Decreto legge n. 4 dell’anno 2019. Ecco una breve panoramica dei requisiti richiesti per presentare domanda: a) cittadini italiani o cittadini UE con permesso di soggiorno regolare in Italia da almeno dieci anni;

b) il reddito del nucleo familiare deve essere attestato dall’ISEE fino a 9.360 euro, inoltre, il patrimonio immobiliare non deve superare i 30.000 euro; ISEE come cambiare la residenza e ottenere il massimo dei benefici

c) un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro con l’aggiunta di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare in aggiunta al primo, fino ad un limite massimo di 10.000 euro. Poi, 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo e maggiorazioni se nel nucleo familiare è presente un familiare con disabilità. Inoltre, il reddito familiare di 6.000 euro è rapportato alla scala di equivalenza familiare;

d) previsti regole precise per il possesso di determinati bene: auto, moto, imbarcazioni, eccetera.

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Reddito di cittadinanza e offerte di lavoro

Le novità previste nella manovra, riguardano principalmente gli obblighi legati all’occupazione. In effetti, il reddito di cittadinanza è revocato dopo il rifiuto di due proposte di lavoro considerate congrue. La normativa precedente prevedeva tre rifiuti. Un altro aspetto importante, è il concetto di congruità per la distanza da casa che, viene meno nella nuova manovra. Nello specifico, è considerata congrua la prima offerta entro gli 80 km dalla residenza, oppure, se il posto di lavoro è raggiungibile entro 100 minuti con i mezzi pubblici. Invece, la seconda offerta è considerata congrua in tutta Italia, solo per le famiglie con disabili è prevista la distanza di 100 km da casa.

Prima il taglio e poi la cancellazione

Il RdC sarà diminuito e poi cancellato del tutto al secondo rifiuto. Al rifiuto della prima offerta di lavoro si applicherà al sussidio un taglio di cinque euro al mese a partire dal mese successivo al rifiuto dell’offerta congrua. Sono previste numerose esclusioni dal meccanismo di riduzione dell’assegno, ad esempio se l’assegno RdC è inferiore a 300 euro; o nel nucleo familiare siano presenti minori di tre anni o una persona con disabilità grave.

Ogni mese bisogna fare questa operazione

La novità concreta e l’obbligo inserito nei Patti per l’inclusione sociale a carico del titolare della prestazione, che dovrà recarsi almeno una volta al mese presso i servizi di contrasto alla povertà. Questo servirà ad effettuare una verifica dei risultati raggiunti. Inoltre, se il Piano per il lavoro prevede l’inclusione sociale, bisogna prevedere attività mirate e colloqui in presenza.

I Comuni, devono impiegare un terzo dei soggetti percettori del reddito di cittadinanza.

Inoltre, per le politiche attive del lavoro, saranno coinvolti non solo i Centri per l’impiego, ma anche le agenzie del lavoro autorizzate da ANPAL. Per ogni assunzione andata a buon fine le agenzie prendono il 20% dell’incentivo che spetta al datore di lavoro.

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