Inps, attenzione alla fatidica data: cosa rischiano i pensionati italiani

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La pensione è l’obiettivo se non il sogno di milioni di italiani. Di questi tempi andare in pensione è attuti gli effetti un vero e proprio privilegio, assolutamente non per tutti. Basti pensare alla crisi generalizzata del mondo del lavoro e di quanto questo risenta delle difficoltà che la società volta per volta si ritrova ad affrontare. Batoste finanziarie, governi spesso incapaci, pandemie varie. La verità è che oggi, andare in pensione tra una cosa e l’altra è davvero diventato un lusso, in quanti non ci arrivano o non possono arrivarci?
I modi di arrivare alla pensione sono quelli che conosciamo bene, maturando un numero tale di anni di lavoro oppure godere di quello che chiamiamo assegno sociale. Negli ultimi giorni però qualcosa tiiene in ansia proprio i pensionati, una comunicazione Inps che ultimamente sta facendo preoccupare milioni di italiani. Andiamo a capire di cosa si tratta ed in che modo questa comunicazione potrà disturbare effettivamente i sogni degli italiani. La pensione è una cosa alla quale ovviamente non si può rinunciare.

Attenzione a settembre: cosa potrebbe succedere in quel periodo dell’anno?

L’Inps attraverso un comunicato ha invitato i cittadini interessati a prestare attenzione alla data del 15 settembre 2021, questo quanto specificato nella nota: “Sulle pensioni che siano, in tutto o in parte, collegate al reddito (ad esempio integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, pensione ai superstiti) i cui titolari, nonostante i solleciti, non abbiano ancora fornito i dati reddituali relativi al 2017 e al 2018, ad agosto e settembre verrà applicata una trattenuta di circa 14 euro, per le pensioni integrate al minimo, o, per quelle di importo superiore, pari al 10% della pensione”.

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La questione dunque è l’invio delle certificazioni che attestino la situazione reddituale del pensionato in questione. In caso contrario se entro quella data non vengano rispettate le indicazioni suggerite si andrà incontro all’annullamento dell’assegno e quindi alla perdita del diritto all’assegno. La situazione, insomma al momento resta abbastanza delicata per i pensionati italiani.

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