Piazza Affari, martedì 6 luglio: chiusura in ribasso, sale Recordati

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

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Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Giornata difficile per la Borsa di Milano, in linea con quanto accaduto nelle altre principali piazze europee, su cui hanno pesato una serie di fattori che hanno determinato una perdita pari, mediamente, ad un punto percentuale:

  • oltre alla minaccia, dal punto di vista sanitario ed economico, rappresentata dalla diffusione della variante Delta del Covid-19, i dati macroeconomici rilasciati oggi, al contrario di quanto accaduto ieri, hanno contribuito ad alimentare preoccupazioni tra gli investitori verso l’effettiva solidità della ripresa economica dell’Eurozona. Negativi soprattutto i dati riguardanti la Germania, dove gli ordini alle fabbriche, nel mese di maggio, sono risultati in calo del 3,7%, mentre le stime degli analisti prevedevano un aumento dell’1% e la lettura precedente era stata di +1,2%. Inoltre, la rilevazione ZEW del sentiment sull’economia tedesca, che misura la fiducia dei principali investitori istituzionali ed analisti tedeschi verso i futuri sviluppi economici, è drasticamente calata a 63,3 (a fronte di una stima pari a 75,2 e ad un dato di 79,8 rilevato a giugno): si tratta del valore più basso dallo scorso mese di gennaio. Stessa situazione per quanto riguarda l’indice di fiducia ZEW relativo all’Eurozona, pari a 61,2, in netto calo rispetto all’81,3 registrato a giugno e ai minimi da gennaio;
  • il sentiment negativo che ha caratterizzato Wall Street subito dopo l’apertura (ore 15:30 italiane) ha trasmesso ulteriore pessimismo ai mercati europei, che si sono indirizzati al ribasso con maggior decisione durante le ultime ore di negoziazione.

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La chiusura dei mercati azionari europei

Di seguito, l’andamento evidenziato dai principali indici azionari europei, in chiusura di seduta:

  • DAX (Francoforte): -0,96%
  • IBEX 35 (Madrid): -0,96%
  • CAC40 (Parigi): -0,91%
  • FTSE 100 (Londra): -0,89%
  • FTSE MIB (Milano): -0,84% a quota 25.227,92 punti indice
  • SMI (Zurigo): -0,02%

L’Euro Stoxx 50, ottimo indicatore del clima prevalente sulle borse europee, termina la seduta a quota 4.052,67 punti indice, ovvero in ribasso dell0 0,85% rispetto al prezzo di chiusura della scorsa seduta

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Titoli migliori del Ftse Mib

I titoli più acquistati, quindi con un andamento in controtendenza, durante la seduta odierna, sono stati:

  • Recordati: +2,98%
  • DiaSorin: +2,65%
  • Inwit: +1,33%
  • Nexi: +1,11%
  • Ferrari: +0,75%
  • Atlantia: +0,54%
  • Enel: +0,44%
  • Moncler: +0,42%
  • Amplifon: +0,39%
  • Prysmian: +0,23%

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli azionari più colpiti dalle vendite, invece, sono stati i seguenti:

  • Tenaris: -4,71%
  • Telecom Italia: -3,19%
  • Banco Bpm: -3,15%
  • Mediobanca: -3,00%
  • Unicredit: -2,78%
  • Cnh Industrial: -2,75%
  • Bper Banca: -2,65%
  • Leonardo: -2,36%
  • Unipol: -2,32%
  • Saipem: -2,21%

Stati Uniti: i dati macro innescano ribassi a Wall Street

Dopo aver toccato nuovi massimi storici, l’S&P 500 e il Nasdaq 100 si sono indirizzati con decisione al ribasso. Stessa sorte per il Dow Jones, il quale, alle 18:45 ora italiana, evidenzia la perdita maggiore:

  • Dow Jones: -1,11%
  • S&P 500: -0,79%
  • Nasdaq 100: -0,34%

Anche negli Stati Uniti i dati macroeconomici hanno costituito una sorpresa negativa per gli investitori. Deludente soprattutto l‘indice ISM non manifatturiero, importante indicatore dello stato di salute delle attività non manifatturiere. A giugno è risultato pari a 60,1, valore sinonimo di espansione, ma nettamente inferiore rispetto al 63,5 stimato dagli analisti e al 64,0 registrato nel mese di maggio. Indicazioni non positive anche dall’indice PMI composito, ovvero una media ponderata tra l’indice PMI manifatturiero e quello dei servizi, che è risultato pari, a giugno, a 63,7, quindi in netto calo rispetto al dato precedente di 68,7.

Oltre alla negatività derivante dai dati macro pubblicati in giornata, bisogna considerare anche che l’azionario statunitense è in una situazione di ipercomprato che, prima o poi, dovrà essere corretta con dei ribassi più intensi e prolungati di quelli osservati finora, nei momenti di pausa del forte rally che ha caratterizzato la prima metà del 2021.

Gli investitori, inoltre, attendono la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, prevista domani alle ore 20, per cercare ulteriori indizi circa l’orientamento di politica monetaria della banca centrale nei prossimi mesi, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche del tapering, ovvero sul momento in cui la Fed ha intenzione di cominciare a ridurre l’ammontare di titoli acquistati dagli istituti bancari. Inoltre, è previsto per la prossima settimana l’inizio della stagione delle trimestrali: toccherà prima alle grandi banche pubblicare i risultati conseguiti nel secondo trimestre del 2021.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: regna l’incertezza nel mercato del Bitcoin

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, rimane stabile a quota 105 punti base, invariato rispetto a ieri: il rendimento del Btp è sceso a quota +0,74%, in calo anche il rendimento del Bund a -0,31%. Stessa sorte per il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che continua nella sua fase di correzione ribassista e si attesta a +1,37%.

Nessuna novità nel mercato del Bitcoin, che rimane ancora in un contesto caratterizzato da incertezza e movimenti laterali, con i prezzi che, ormai da quasi due mesi, oscillano nell’area di trading range delimitata dal livello di supporto dei 30.000 dollari e dal livello di resistenza dei 40.800 dollari. Sono questi due i livelli da monitorare per ottenere segnali operativi nel mercato del Bitcoin: sarà possibile esporsi al rialzo in caso di rottura rialzista della resistenza, o al ribasso in caso di rottura ribassista del supporto. In entrambi i casi, la rottura deve avvenire in chiusura di una candela giornaliera. Si nota anche un importante calo della volatilità, rispetto al picco raggiunto lo scorso 21 maggio. Attualmente la criptovaluta più famosa quota 33.830 dollari circa, corrispondenti ad una performance di +0,41% su base giornaliera.

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Nel mercato valutario, sembra ripartire il trend ribassista del cambio Euro/Dollaro USA, dopo il rimbalzo delle scorse due sedute. Attualmente il cambio più utilizzato dai traders del Forex viene scambiato ad un tasso di 1,1820, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di -0,34%.

Per quanto riguarda le materie prime, risulta in leggero rialzo il prezzo dell’oro, il quale attualmente quota 1.796 dollari l’oncia, con una performance su base giornaliera di +0,22%. Prese di profitto, invece, nel mercato del petrolio, trascinato al ribasso dal sentiment negativo che ha prevalso oggi nei mercati azionari: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 73,66 dollari al barile, con una performance di -3,79% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 74,64 dollari al barile, con una variazione di -3,27% rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.

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