Ricalcolo pensioni Inps: arrivano gli aumenti previsti per il 2022

È in corso il ricalcolo pensioni INPS che permette di integrare i pagamenti dell’Istituto previdenziale e conoscere gli eventuali arretrati.

Ogni mese i pensionati italiani ricevono il loro assegno pensionistico e hanno la possibilità di conoscere anche il riepilogo dei pagamenti effettuati. In questo modo è possibile scoprire se il cittadino ha diritto ad eventuali arretrati.

Il ricalcolo pensioni INPS può essere fatto anche in via digitale accedendo al portale INPS e pretendo visione di tutto quello che riguarda l’assegno pensionistico. Per accedere al sito dell’Inps è necessario utilizzare un’identità digitale SPID o CIE.

In questo modo, il cittadino ha la possibilità di prendere visione del cedolino della pensione, ovvero il documento che permette di verificare la somma di denaro che l’Inps assegna oggi mese.

Grazie a questa verifica online si può anche scoprire per quale motivo l’importo subisce delle oscillazioni.

In ogni caso la riforma degli scaglioni di INPS, operativa da gennaio 2022, così come le perequazioni di marzo hanno generato degli inevitabili aumenti.

Ricalcolo pensioni INPS: è in arrivo la riforma delle aliquote IRPEF

Con la riforma delle aliquote IRPEF è avvenuto un ricalcolo pensioni INPS che porterà all’erogazione di circa €744 in più all’anno.

A maggio 2021 è avvenuta una modifica degli scaglioni di reddito IRPEF, passati da 5 a 4. Tuttavia, la novità è entrata in vigore da gennaio 2022.

Pertanto fino a dicembre scorso gli scaglioni utilizzati erano quelli previsti dal 2007 e si caratterizzavano per la seguente divisione:

  • Fino a €15.000 l’aliquota IRPEF era pari al 23%
  • Per i redditi compresi tra 15.000,01 euro €28.000 l’aliquota era pari al 27%
  • Da 28.000,01 euro a €55.000 la percentuale Irpef saliva al 38%
  • Per i redditi da 55.000,01 euro a €75.000 l’aliquota era pari al 41%
  • Oltre 75.000 aliquota era del 43%

Con la novità introdotta a partire dal 1° gennaio 2022 le fasce di reddito sono così divise:

  • Fino a €15000 l’IRPEF è al 23%
  • Oltre 15.000 euro e fino a €28.000 l’aliquota è del 25%
  • Oltre €28.000 e fino a €50000 l’aliquota è del 35%
  • Per redditi superiori €50000 l’aliquota è del 43%.

Cosa comporta la riforma degli scaglioni Irpef per i pensionati

La riforma degli scaglioni IRPEF offrirà ai pensionati una tassazione minore e, secondo quarto indicato dal Mef, anche i redditi collocati nello scaglione più basso dovrebbero beneficiare di un ricalcolo pensione INPS che produrrà circa €177 in più all’anno.

A fine marzo sono scattate anche le cosiddette perequazioni, ovvero degli aumenti sugli assegni previdenziali che hanno lo scopo di adattare il valore di questi ultimi al costo della vita (inflazione).

Per il 2022 l’istituto previdenziale ha disposto una rivalutazione del 1,7%.

Facciamo due conti

Per capire esattamente in che modo la riforma degli scaglioni IRPEF ha contributo ad un lieve incremento delle pensioni, facciamo due conti.

Per i pensionati che percepiscono assegno annuo compreso tra più di €15.000 e 28.000 euro, nel 2022 potranno beneficiare di un incremento medio annuo di circa €167.

Per la fascia di reddito che supera i €28.000 e arriva ad un valore massimo di €50.000 annui, sarà possibile beneficiare di un incremento annuo medio pari a €308.

Per lo scaglione che vada gli oltre €55.000 a €75.000 è previsto un aumento medio di €495. Che diventano €270 per chi ha una pensione superiore a €75.000 all’anno.

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