Tredicesima più bassa per molti lavoratori: ecco quanto si riceve in busta paga

Quest’anno la tredicesima per molti lavoratori sarà più bassa e le ragioni sono tante, ma analizziamo nel dettaglio quanto spetta. 

Tredicesima più bassa per molti lavoratori: ecco quanto si riceve in busta paga
(Foto © AdobeStock) Tredicesima più bassa per molti lavoratori: ecco quanto si riceve in busta paga

La tredicesima è una mensilità aggiuntiva erogata da parte del datore di lavoro al lavoratore. Di solito è corrisposta nel mese di dicembre prima delle festività natalizie, quindi, i lavoratori hanno la possibilità di percepire quasi un doppio stipendio. Alcuni datori di lavoro retribuiscono la tredicesima ai loro dipendenti secondo il rateo maturato mensilmente in busta paga. In effetti, può essere percepita la tredicesima a quote da giugno a dicembre, mensilmente o trimestralmente.

Quest’anno molti lavoratori avranno una brutta sorpresa, in quanto percepiranno la busta paga della tredicesima più bassa. Analizziamo perché.

Tredicesima più bassa per molti lavoratori: ecco quanto si riceve in busta paga

In linea di massima l’importo della tredicesima mensilità, corrisponde a una normale retribuzione. Il calcolo base della mensilità aggiuntiva è effettuato sulle retribuzioni effettive erogate al dipendente per l’intero anno lavorativo. Questa mensilità è considerata a tutti gli effetti una retribuzione su cui gravano contributi previdenziali e imposte sul reddito.

A diminuire il valore della tredicesima mensilità sono i periodi non lavorati, come ad esempio la cassa integrazione. Busta paga: la tredicesima sui periodi in cassa integrazione spetta? La risposta non è scontata

Il 2021 con la pandemia Covid-19, ha penalizzato molti lavoratori e imprese, che hanno fruito della cassa integrazione Covid, quindi, l’amara sorpresa della tredicesima mensilità, riguarda molti dipendenti.

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Quali periodi fanno perdere la mensilità aggiuntiva?

La tredicesima è erogata in base ai periodi di effettivo lavoro, quindi, i lavoratori che hanno fruito della cassa integrazione ridotta, riceveranno la tredicesima riproporzionata in base alle ore di effettivo lavoro. Mentre, coloro che hanno percepito la cassa integrazione a zero ore, nel periodo di astensione al lavoro, non percepiscono il rateo di tredicesima.

In poche parole, il lavorate in cassa integrazione con orario ridotto ha diritto alla mensilità aggiuntiva alle ore di lavoro effettivamente lavorate.

Inoltre, ci sono anche altri casi in cui la tredicesima mensilità non spetta, o meglio non si matura il rateo nel periodo di astensione lavorativa per questi motivi:

a) permessi non retribuiti;

b) malattia del bambino;

c) aspettativa non retribuita;

d) assenze per sciopero;

e) congedo parentale;

f) assenze ingiustificate.

Come si calcola il rateo della tredicesima mensilità?

La tredicesima mensilità matura in base ai ratei di lavoro mensili, quindi, ogni giorno di effettivo lavoro matura il rateo della mensilità aggiuntiva (dal primo gennaio al 31 dicembre 2021). A fine anno si sommano tutti i ratei e diventa un altro stipendio, retribuito dal datore di lavoro come un normale mese di lavoro.

Il rateo della tredicesima mensilità corrisponde ad un dodicesimo della busta paga mensile. Ad esempio: se un lavoratore percepisce una busta paga di 1.200 euro al mese, matura un rateo di tredicesima di circa 100 euro al mese. Quindi, a dicembre, il datore di lavoro dovrà corrispondere una tredicesima di 1.200 euro. Questo esempio considera un lavoratore che non ha periodi di assenza per cui non spetta il rateo (sopra elencati).

Ipotizziamo un altro esempio: un lavoratore che ha iniziato a lavorare a maggio, e il suo stipendio è di 1.200 euro al mese. Il rateo della tredicesima mensilità sarà calcolato da maggio fino a dicembre, quindi, otto ratei. La tredicesima riconosciuta dal datore di lavoro è di 800 euro.

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