Bonus Casa: parte la quarta cessione del credito, ma non per tutti

Dal 1° maggio 2022 si potrà procedere con la quarta cessione del credito per il bonus casa. Ecco chi potrà farlo.

Novità in arrivo per il Bonus Casa, per la precisione si tratta di due modifiche apportate alla legge di conversione del decreto Bollette con un nuovo emendamento. Ad attuarle le commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera che hanno approvato la modifica all’art. 121 del decreto Rilancio 34/2020.

Bonus casa
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La prima riguarda la quarta cessione del credito, la seconda lo slittamento al 15 ottobre per lo sconto in fattura delle imprese e delle partite Iva. Ciò che cambierà molto presto, a partire dal prossimo 1°maggio, riguarda gli enti, che saranno i soli ad essere autorizzati alla quarta cessione del credito.

Ecco chi potrà procedere alla quarta cessione del credito

Lo potranno fare le compagnie assicurative e le banche, gli intermediari finanziari e le società che rientrano in gruppi bancari. Per farlo dovranno essere iscritti all’albo dell’art. 106 del Testo Unico Bancario. Lo scopo dell’istituzione della quarta cessione del credito è quello di rendere più flessibile la gestione dei crediti stessi, visto che molti istituti bancari corrono il rischio di esaurire la capienza fiscale.

In pratica si potrà procedere con la quarta cessione libera verso chiunque, dopo la cessione del credito già avvenuta per tre volte. Ricordiamo che la prima prevede un passaggio libero e le due seguenti in un ambiente controllato, così come disposto dal Decreto legge 13 del 2022.

Il problema che scaturisce da questa nuova normativa è la responsabilità solidale che le banche devono avere con il committente. Si tratta quindi di un’ulteriore complicazione burocratica che secondo i più, proprio a causa dei nuovi oneri a carico del cedente, inficerà l’utilizzo di questo strumento.

L’efficacia di tale misura appare dunque depotenziata a causa della specifica responsabilità attribuita a chi effettua la quarta cessione: la banca diventa responsabile in solido, in caso di controlli delle Entrate circa i requisiti che si devono avere per ottenere il Bonus Casa, insieme al titolare dell’agevolazione fiscale.

Appare chiaro come questa modifica non soddisfi chi attua la quarta cessione del credito, visto che non si sente tutelato circa le garanzie contro possibili rischi. Il risultato potrebbe tradursi in un passo indietro degli istituti di credito che non hanno più la convenienza ad effettuare l’operazione. Ciò significa che aumentando le responsabilità delle banche le stesse sono sottoposte a maggiori controlli nell’ambito di una contestazione al titolare della detrazione, cosa che non piace ai diretti interessati.

L’altra novità prevista nel medesimo emendamento è la proroga per le imprese e le partite Iva che riguarda la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dello sconto in fattura e della cessione del reddito. La nuova scadenza è stata fissata al 15 ottobre 2022 mentre per i privati rimane invariata al 29 aprile prossimo. Lo slittamento del termine per la comunicazione, per tutti coloro che devono fare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2002, è stato deciso per rendere più agevole alle imprese e ai soggetti Ires la gestione degli sconti in fattura e non incorrere in problemi di liquidità.

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