Bonus Renzi, come riaverlo e quando: i dettagli da conoscere

È possibile recuperare il bonus Renzi? Come recuperarlo e quando, particolari, dettagli al riguardo e cosa c’è da sapere in merito

Tanti e diversi i temi a livello economico che destano attenzione ed interesse generale, come nel caso del Bonus Renzi, il trattamento integrativo scomparso dalla busta paga dei dipendenti con redditi inferiore ai 28 mila euro: come averlo recuperare, quando arriverà il rimborso e dettagli al riguardo.

Bonus Renzi, come riaverlo e quando: i dettagli da sapere
fonte foto: adobe stock

A parlarne nel proprio approfondimento è Money.it il quale spiega che il Bonus Renzi non è più presente nelle buste paga di tantissimi contribuenti in conseguenza della riforma fiscale; i cambiamenti alla normativa relativa al trattamento integrativo hanno a che fare non soltanto con il modo in cui viene erogato, ma anche a chi spetta.

Vi sono state rese necessarie modifiche ed aggiustamenti in seguito al taglio IRPEF, con i cambiamenti in materia di aliquote e scaglioni, e il passaggio da 5 a 4. Tra le conseguenze, si legge, della nuova curva di detrazioni e bonus, la prima ha riguardato la busta paga dei lavoratori dipendenti, che tale voci inerenti lo stipendio vedevano i 100 euro legati al nome di Renzi.

In virtù delle nuove regole, il trattamento integrativo è scomparso dalla busta paga di molti dei contribuenti, ovvero dei lavoratori con redditi da lavoro dipendente o assimilato inferiore ai 28 mila euro; ma quel è il modo per recuperarlo? I dettagli di seguito.

Bonus Renzi e busta paga: come riaverlo? Alcuni dettagli al riguardo

Come detto, sono tanti e diversi i temi riguardanti l’economia che suscitano l’interesse e l’attenzione dei molti, e tra questi anche quello relativo al cosiddetto Bonus Renzi, qui un approfondimento al riguardo.

Rispetto al tema in oggetto, come si legge da Money, per poterlo recuperate bisogna conoscere in primo luogo le novità circa il trattamento integrativo, l’erogazione e a chi spetta.

I parametri del Bonus come credit Irpef sono cambiati in virtù della Legge di Bilancio 2022, ed è stata cancellata l’ulteriore detrazione che in precedenza spettava a lavoratori dipendenti o assimilatati con redditi da 28 mila a 40 mila euro.

Chi beneficia del bonus sono dunque i lavoratori dipendenti con redditi sino ad euro 28 mila, ma occorre precisare che va fatta una distinzione: per redditi fino a 15mila euro, il bonus in questione resta in busta data in forma piena, e quindi cento €; per redditi tra 15 e 28 mila, occorre fare il calcolo in base alla somma delle detrazioni che spettano per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2021.

Dunque, è chiaro che il Bonus Renzi è scomparso dalla busta paga dei lavoratori di quest’ultima fascia di reddito, ovvero quella compresa tra 15 e 28 mila euro, spiega Money.

Circa le spese da considerare, riguardano quelle degli articoli dodici e tredici del Tuir, come carichi di famiglia, mutui, lavori edilizi.

In particolare, nell’apprendimento di Money.it si leggono le parole emerse dall’intervista fatta al presidente del’Associazione Nazionale Commercialisti Cuchel, il quale ha spiegato che per tale categoria non scatta la clausola di salvaguardia e dunque si rimane esclusi.

Questi ha spiegato che “Da 15 a 28mila, purtroppo, hanno una sorta di verifica della capienza, una clausola di salvaguardia ma solo nel caso in cui ci siano queste spese sostenute, quindi interessi passivi sul mutuo per l’acquisto della prima casa, piuttosto che le detrazioni per i carichi di famiglia o i lavori di recupero del patrimonio edilizio o di riqualificazione energetica”.

Si legge ancora che qualora la somma di tali detrazioni fosse di ammontare maggiore all’imposta lorda, scatterebbe la clausola di salvaguardia, e si beneficerebbe dunque del trattamento integrativo, pur essendo sopra i quindici mila euro ed entro i ventotto mila euro. Coloro che non avessero fatto ristrutturazioni alla propria abitazione, dunque, spiega Cuchel a Money, come si legge, anche qualora superasse i 15 mila euro di reddito non avrebbe il trattamento integrativo.

Per quanto concerne il recupero degli importi spettanti, viene spiegato che vi è soltanto un modo, fare la dichiarazione dei redditi il prossimo anno; in quella 2023, infatti, verrà preso in considerazione quanto percepito nell’anno di imposta precedente, nel periodo primo gennaio – trentuno dicembre 2022. Nel modello 730/2022, si dichiarerà invece il percepito nel 2021, mettendo anche nero su bianco circa eventuali spese fatte che rientrano negli art.12 e 13 del Tuir.

Bonus Renzi, quando tempi e dettagli

Per quel che concerne il Bonus Renzi e le tempistiche circa l’erogazione del rimborso che eventualmente spetterebbe, di solito, si legge su Money.it, la dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti è messa a disposizione dei contribuneti all’incirca ad aprile, cosicché da maggio si possano dar inizio ai primi invii a Agenzia delle Entrate. In generale, quanto prima la dichiarazione viene inviato, tanto prima sarà erogato il rimborso che eventualmente spetta.

I primi conguagli circa il rimborso, solitamente sono erogati nella busta paga di luglio, pagata ad agosto. Dunque, occorrerebbe attendere agosto 2023 per vedere l’erogazione dei rimborsi di importi spettanti. Sino a quel momento, spiega Money.it, busta paga sarà più leggera.

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