Monte dei Paschi, salvata tre volte dallo Stato. Ma oggi è sicura?

Monte dei Paschi di Siena è attualmente la più antica banca del mondo ancora operativa, tuttavia i suoi destini economici sono incerti da diversi anni.

sede banca Monte dei Paschi

Le sue origini sono fatte risalire al Medioevo e alla vita economica della città e del territorio intorno a Siena.

Il Monte pio della Repubblica di Siena è l’antenato della moderna Monte dei Paschi, questo era costituito dai Magistrati della Repubblica senese e finanziato con i contributi Statali. L’istituzione elargiva credito alle classi più disagiate costituendosi nel tempo come il centro finanziaria dello Stato dell’epoca.

Una prima riforma del 1568 estese i finanziamenti a istituti cittadini come l’Università, nonché ai coltivatori e agli allevatori della Maremma e attribuì al Monte potere giudiziario. Divenne diversi anni più tardi un istituzione molto più simile a una Banca, impegnata nel rilancio dell’economia di Siena e della Toscana. L’intervento legislativo del Granduca Ferdinando II diede all’istituzione autorevolezza e garanzie di solvibilità. Protetta dal nome del Granduca Monte dei Paschi aveva un garante che diede fondo alle rendite demaniali della Maremma a finanziamento dell’istituto. I cosiddetti “paschi” da cui esso prende il nome furono così intrinsecamente legati al suo corso patrimoniale.

Le attività del Monte divennero nel tempo sempre più ampie fino alla fusione con Monte Pio avvenuta nel 1783. Il nuovo ente denominato Monti Riuniti, cominciò per la prima volta a offrire un servizio per la custodia dei depositi. La Cassa di risparmio inaugurò quella che divenne la moderna forma dell’istituto di credito, che prese il suo attuale nome a partire dal 1872.

L’espansionismo moderno di Monte dei Paschi di Siena

Dopo la prima guerra mondiale Monte dei Paschi inizia l’espansione che farà di questo istituto una realtà importante e al centro della vita italiana. Tra le acquisizioni più importanti della storia recente c’è quella del 1997 quando Monte dei Paschi ha acquisito una parte della San Paolo IMI con una successiva OPA nel 1998 su Banca agricola mantovana-BAM, acquisendone il 70%.

Il gruppo che ha continuato praticamente a espandere la sua quota di mercato fino agli anni 2000 ha raggiunto il suo apice con la quotazione avvenuta nel 1999 sulla Borsa Valori di Milano. Grazie ai capitali acquisiti porta avanti un’acquisizione strategica di banche fortemente connesse e radicate nel territorio regionale. L’istituto ha acquisito nel 2000 circa il 94% della Banca del Salento e nel 2001, il 4,75% di BNL, Banca nazionale del lavoro.

Il contesto operativo di MPS

Monte dei Paschi di Siena si trova oggi in una situazione economica figlia dei compromessi scaturiti dalla sua strategia di controllo sul territorio. Dopo gli incrementi nella produttività e nell’offerta di servizi, rivolti sia alle imprese che ai privati, l’istituto arriva ad avere nel 2017 2.100 filiali in tutto il territorio nazionale.

Il patrimonio e la rete commerciale della Banca faceva di Monte dei Paschi di Siena il quarto gruppo bancario italiano. Questo fino alla grave crisi che l’ha colpita a partire dal 2011.

Nel 2014 la Banca ha fallito gli stress test della Banca Centrale Europea. Mancando dei requisiti di solvibilità minimi nel 2017 Monte dei Paschi ha visto la sospensione del titolo dalla Borsa di Milano. Data l’importanza dell’istituto e le sue ampie connessioni con l’economia italiana, il Governo approva nello stesso anno un piano per 5,4 miliardi di euro facendo del MEF il primo azionista della banca. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze diventato l’azionista di maggioranza avvia un processo di riorganizzazione radicale in modo da rendere profittevole le sue attività. In dieci anni l’istituto è stato salvato dall’intervento dello Stato per tre volte e numerosi sono i tentativi di trovare un acquirente privato.

Nessuno sembra voler prendersi carico completamente degli asset della più vecchia banca del mondo. Secondo gli accordi presi con la Commissione Europea, lo Stato italiano avrebbe dovuto vendere la banca entro il 31 dicembre del 2021. Con l’uscita di Unicredit dalle trattative, il governo dovrà probabilmente chiedere una proroga alla Commissione Europea, visti i tempi molto stretti per trovare un nuovo acquirente.

Unicredit avrebbe chiesto al ministero dell’Economia più di 7 miliardi di euro per ricapitalizzare Monte dei Paschi, con un offerta massima di cinque miliardi da parte del ministero. Questi comprendono la presa in carica dei crediti deteriorati e l’esubero di circa 7 mila dipendenti.

Perché Monte dei Paschi è arrivata vicino al fallimento?

MPS è stata per decenni controllata dalla politica, che dagli anni novanta in poi ha partecipato e influito in modo distorsivo sulle sue attività economiche. Fino a pochi anni fa, infatti, la maggioranza assoluta delle azioni della banca erano possedute dalla Fondazione Monte dei Paschi, un’istituzione i cui vertici vengono nominati in gran parte dai rappresentanti della politica della regione Toscana. La Banca per ragioni storiche e prassi sviluppate nell’arco degli anni è stata sempre molto vicina alla politica

Il risultato di questo connubio è che gli investimenti di MPS venivano dirottati in Toscana senza tenere conto della loro profittabilità e sostenibilità per le finanze della banca. La prassi è andata a incrementarsi finendo per diventare un sistema con cui i politici andavano a finanziarie ogni sorta di attività locale, sia pubblica, come università e ospedali, sia private come squadre sportive ed eventi culturali.

Chi controlla Monte Dei Paschi di Siena?

Amministratore delegato Guido Bastianini

Bastianini è amministratore delegato di MPS dal 2020. Ha iniziato la sua carriera presso l’ufficio Studi e Pianificazione della Banca Nazionale dell’Agricoltura, per poi passare al Banco di Santo Spirito e quindi alla Banca di Roma. Ha lavorato per molti anni in Capitalia, per continuare la sua carriera in UniCredit.

Presidente del Consiglio di amministrazione Maria Patrizia Grieco

Grieco è presidente del CDA di Banca Monte dei Paschi di Siena dal maggio 2020. Laureata in giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, è stata direttore generale e amministratore delegato di Italtel fino al 2002. Trascorre sei anni nel settore finanziario presso Anima Holding, un’azienda del settore del risparmio gestito che amministra un patrimonio complessivo di oltre 185 miliardi di euro. Dal 2014 al 2020 è stata inoltre presidente del CDA di Enel.

Vice Presidente Rita Laura D’Ecclesia

Laureate in Scienze Statistiche e Demografiche presso l’Università Sapienza di Roma, ha un dottorato in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Bergamo. Dal 2020 è amministratore indipendente di Banca Monte dei Paschi di Siena. Ricopre inoltre per la banca il ruolo di Vice Presidente Vicario e componente del Comitato Rischi e Sostenibilità. Rita Laura D’Ecclesia è esperta sulle materie concernenti gestione del rischio, allocazione di portafoglio, determinazione di prezzi di strumenti finanziari complessi e commodities.

Dal 1993 è Professore di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie, sia presso l’Università di Urbino che successivamente presso l’Università di Foggia. Dal 2001 è docente presso Sapienza Università di Roma e dal 2015 presso il Dipartimento di Scienze Statistiche della Facoltà di Ingegneria, Ingegneria dell’Informazione e Statistica. Insegna corsi di Matematica Finanziaria, Risk Management e Asset Pricing.

Vice presidente Francesca Bettìo

Laureato in Scienze Politiche con indirizzo Economico presso l’Università di Bologna ha conseguito la specializzazione in “Economia dello Sviluppo” presso l’Università di Napoli. Dopo altre esperienze formative alla London School of Economics e all’università di Cambridge è stato Professore Ordinario di Politica Economica, presso l’Università di Siena. È amministratore indipendente di MPS dal 2020, rivestendo anche la carica di Vice Presidente e componente del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

I componenti rilevanti dell’azionariato di Banca Monte dei Paschi di Siena sono il MEF, con una quota attualmente pari a circa il 64% e Assicurazioni Generali con il 4,3%.

Quanto è sicura Banca Monte dei Paschi di Siena?

Viste le circostanze particolari in cui le finanze dell’istituto sono interessate da anni non si può certo dire che Monte Dei Paschi sia una banca sicura per i correntisti. Il Ministero dell’economia e delle Finanze compensa naturalmente l’esposizione al rischio sia con un stretto controllo sia con eventuali ulteriori compensazioni dei debiti che gravano sull’istituto. L’istituto senese ha comunicato una perdita relativa all’anno 2020 di 1,689 miliardi di euro, in crescita rispetto al rosso di 1,033 miliardi registrato nel 2019.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il parametro più osservato per valutare e classificare la solidità di un istituto di credito è il CET 1. Esso rappresenta il coefficiente di solvibilità minimo che le banche devono costantemente mantenere per garantire la propria solvibilità. Il Common Equity Tier 1 Ratio è sceso dal 14,7% di fine 2019 al 12,1% del 2020. Mentre il Total Capital Ratio si è ridotto dal 16,7% al 15,7%. Il Cet1 a regime si è attestato al 9,9% a fine anno, a fronte dell’8,74% richiesto dalla Bce.

I prodotti finanziari di MPS

Banca Monte Dei Paschi offre un’ampia gamma di fondi comuni di inestimento diversificati per area geografica, per settori e tipologia di strumenti. Tra i fondi accessibili ci sono quelli azionari, obbligazionari, bilanciati. L’istituto di credito associa la sua offerta a partner come BlackRock e J.P. Morgan Asset Management.

PAC

Un altro modo per sfruttare il rendimento di un fondo comune è per mezzo di un Piano Accumulo Capitale. Il PAC, è un servizio di gestione patrimoniale studiato per garantire una remunerazione ottimale, per tutti coloro che vogliono investire piccole somme in modo costante. Il piano di accumulo si basa infatti sulla capacità di sfruttare la crescita tendenziale dei mercati finanziari nel tempo, compensando sul lungo termine le variazioni di prezzo dei cicli economici.

Gestione patrimoniale

La gestione patrimoniale offerta da Banca MPS consente di decidere in base al proprio profilo investitore di personalizzare il contratto di sottoscrizione, in base agli obbiettivi finanziari, alla durata degli investimenti e alla grandezza del capitale a disposizione. Il gestore riceverà il mandato aiutando nella scelta della migliore soluzione per massimizzare il profitto nel tempo lasciando aperta la possibilità di effettuare altri versamenti nel tempo.

Questo servizio di gestione patrimoniale, permette anche di modificare parzialmente o totalmente l’allocazione del capitale in linee di investimento diverse per volatilità dei titoli e rendimento.

LEGGI ANCHE>>Investire i propri soldi con la guida di un esperto: come scegliere il consulente finanziario?

Piani individuali di risparmio

I Pir sono una tipologia di invesitmento che nascono per dare sostenere la rete delle piccole medie imprese sia italiane che all’interno dell’Unione Europea. Il capitale allocato nei Piani individuali di risparmio vengono indirizzati a sostegno delle imprese contribuendo all’economia e maturando un rendimento in base ai prodotti finanziari correlati. I Pir detenuti per almeno 5 anni danno diritto a un’agevolazione fiscale che consiste nell’esenzione dalla tassazione sui redditi da capitale e i redditi diversi di natura finanziaria.

Polizze multiramo

Le polizze multiramo offerte da Banca MPS consentono di effettuare un investimento diversificato in fondi interni, Fondi esterni e Gestione Separata. Queste polizze costituiscono una forma di investimento assicurativo, alla cui scadenza determinata da un evento specifico in base all’assicurazione, viene erogata una rendita. Questa corrisponde sia a un capitale assicurato sia a un corrispettivo maturato in relazione al profitto degli investimenti.

Le performance di un investimento assicurativo sono in parte garantite dalla gestione separata, mentre per un’altra parte il capitale è esposto alla volatilità e quindi alle variazioni del mercato. In questo senso una parte d’investimento è stabile e viene garantita la restituzione del capitale investito, mentre l’altra parte è esposta al rischio di mercato in relazione al profilo di rischio del sottoscrittore.

Polizze vita

Le polizze vita offerte da Banco BPM danno la possibilità aderire a un piano di accumulo a favore di un minore anche senza vincoli di parentela, fino al compimento dei suoi 16 anni. Questa soluzione rappresenta un investimento non solo in termini patrimoniali ma anche sul futuro di un giovane a cui può essere garantita una rendita. Questa soluzione di risparmio può essere attivata a partire da un versamento minimo annuale di 3.600 euro. L’importo è frazionabile anche mensilmente con la possibilità di integrare ulteriore capitale a partire da versamenti minimi di 300 euro. Il beneficiario potrà accedere a quanto accumulato al compimento del ventesimo anno di età. Il riscatto può essere anticipato dai minorenni con il consenso di un giudice.

Un altro tipo di polizza vita offerta è InvestiMix. Un servizio di investimento tramite cui il capitale è allocato tra cinque fondi interni e quaranta fondi esterni compresa la gestione separata. Questa polizza ha una durata a vita intera ed è flessibile, in quanto consente già dal primo anno di sottoscrizione di riscattare quanto versato.

Obbligazioni Strutturate e Certificati

Le obbligazioni strutturate sono strumenti finanziari a rendimento variabile, che sfruttano la combinazione di un’obbligazione ordinaria con uno o più contratti derivati. In questo modo è possibile diversificare il rendimento dell’obbligazioni indicizzando le cedole a differenti sottostanti garantendo a scadenza il rimborso integrale del capitale iniziale.

I Certificati offerti si distinguono tra quelli a capitale protetto e a capitale parzialmente protetto e certificati a leva.Tali prodotti inoltre sono emessi sia da Banca Monte dei Paschi sia da emittenti terzi, nazionali o esteri con un elevato standard creditizio.

Servizi fiduciari

I Servizi fiduciari permettono di gestire le problematiche connesse sia alla tutela dei beni personali, di famiglia o del patrimonio aziendale. Banca MPS offre soluzioni ottimizzate a seconda delle circostanze che interessano la custodia e la gestione di un bene patrimoniale. Attraverso l’intervento di una società fiduciaria è possibile delegare a essa una serie di attività e incombenze che riguardano sia la tutela, la protezione o la crescita degli asset. In questo senso è possibile ottenere una consulenza per valutare il futuro del patrimonio aziendale sia in termini di crescita che di cessione.

Con il sevizio offerto da Banca Monte dei Paschi è possibile affidare all’istituto il compito di rappresentarti nei confronti di terzi e di effettuare per tuo conto operazioni sul tuo patrimonio. Gestire le incombenze riguardanti il passaggio ereditario o incombenze amministrative e fiscali legate al patrimonio, sia per attività in Italia che all’estero.

Impostazioni privacy