Denaro contante, l’addio è sempre più vicino: il parere degli italiani

L’Italia tra il denaro contante e i pagamenti digitali e alternativi: il tema dell’addio e i pareri, come emerge dal rapporto di Minsait Payments

Cosa emerge dall’11° Rapporto sulle tendenze dei mezzi di pagamento presentato da Minsait Payments, la filiale di mezzi di pagamento di Minsait: c’entrano il contante e i pagamenti digitali, come la pensano gli italiani e l’ipotesi dell’addio a banconote e monete: i dettagli di seguito.

Italia tra denaro contante e digitale: l'addio e il parere degli italiani
fonte foto: Adobe Stock

Tra i diversi temi inerenti l’economia che destano grande attenzione, vi è sempre la questione inerente il contante, il mezzo di pagamento che in un prossimo futuro potrebbe essere sostituto totalmente dai pagamenti elettronici digitali e alternativi.

Stando a quanto riportato da thesocialpost.it, che menziona Adnkronos e il rapporto sopracitato condotto da Minsait Payments, gli italiani vorrebbero lasciare ed abbandonare il contante, e l’Italia sarebbe il Paese europeo maggiormente disposto a farlo. In particolare, si legge del 54,2% dei clienti bancari in Italia che smetterebbe di impiegare i contanti qualora potessero fare tutti i pagamenti con un sistema alternativo.

Una inclinazione, questa, che non sarebbe tenuta in considerazione dagli esercenti ed altri settori, che spesso continuano a richiedere un pagamento in contanti. Viene spiegato che l’Italia, insieme alla Spagna, sarebbe il Paese con la maggior percentuale di restrizioni circa l’utilizzo di mezzi di pagamento alternativi al contante nei piccoli negozi, bar e ristoranti.

Italia tra contante e digitale: la situazione

Il tema del contante e del pagamento digitale è sempre oggetto di attenzione e di interesse, e in tanti si chiedono se l’addio agli sportelli bancomat sia davvero più vicino. Come si legge su Adnkronos in relazione al Rapporto condotto da Minsait Payments, l’Italia continuerebbe a richiedere contanti in relazione al pagamento di servizi che altrove, in Europa, possono essere già pagati con mezzi alternativi.

Si citano ad esempio autostrade e stazioni di servizio, al cui riguardo, rispettivamente, il 13% e il 12.8% della popolazione intervistata ha dovuto impiegare, si legge, contanti nel 2021. Alte le percentuali del pagamenti in contanti anche per quel che riguarda i servizi pubblici come trasporti, il 27,5% o  per gestioni con le pubbliche amministrazioni, come per tasse, multe e imposte, il 12,8%.

Il responsabile del mercato dei servizi finanziari di Minsait in Italia, Adriano Gerardelli, ha spiegato che ci si torva di in un momento di trasformazione circa le abitudini di acquisto e nei mezzi di pagamento impiegati dalla popolazione italiana ‘bancarizzata’, che vie via sta “abbandonando il contante e adottando nuovi sistemi digitali e diversificati.”.

Viene spiegato anche che le banche rappresentano i principali gestori di pagamenti, ma nuovi operatori, fintech e neobank si stanno facendo strade nel settore, prendendo posizioni rilevanti. Queste, “sono destinate ad aumentare con la crescita della fiducia e della volontà di condividere i dati da parte dei cittadini”.

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