La disoccupazione Naspi è un sussidio fondamentale per numerosi ex lavoratori, infatti, essa permette ai cittadini licenziati di ottenere un sostegno economico mentre si è alla ricerca di un nuovo lavoro: ecco quando arriverà il pagamento di Gennaio 2022. Scopriamo insieme le date previste.
Anche per il 2022 la Naspi si conferma essere un sussidio di fondamentale importanza per coloro che hanno interrotto il rapporto lavorativo in maniera involontaria. Tale prestazione può, dunque, essere versata a favore dei lavoratori dipendenti che sono stati licenziati.
Anche per questo mese l’Inps ha emesso i pagamenti per i cittadini disoccupati che percepiscono la Naspi: ecco quali sono le date previste per il pagamento della disoccupazione Naspi per gennaio 2022 e come fare per conoscere l’importo spettante.
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Per quanto riguarda il calcolo delle somme che l’ex lavoratore dipendente potrà percepire, esse sono pari al 75% della retribuzione media mensile. Questa percentuale sarà applicata a coloro che percepivano un salario pari o inferiore a 1227, 55 euro.
Al contrario, coloro che percepivano importi superiori a tale cifra, vedranno applicata sempre la percentuale del 75%, ma con l’aggiunta di un 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e l’importo di euro 1227,55.
Tale misura è, inoltre, compatibile con il Reddito di Cittadinanza, per cui coloro che la ricevono non dovranno necessariamente rinunciare all’altro sussidio. Infatti, essi potranno percepire entrambi i sussidi senza il bisogno di dover interrompere per forza uno o l’altro.
I pagamenti per gennaio 2022
Per quanto concerne le date di Gennaio 2022, i versamenti sono stati già effettuati nel periodo che va dal 3 Gennaio al 14 Gennaio. In questo range di giorni tutti coloro che ne hanno diritto hanno visto accreditarsi la somma direttamente sul conto corrente.
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Eventuali informazioni circa i pagamenti, inoltre, sono consultabili sul proprio Fascicolo Previdenziale online presente sul sito dell’INPS e accedendo alla propria area riservata. Per accedervi bisognerà dotarsi di CIE, della Carta Nazionale dei Servizi o dell’identità digitale con SPID.