Nuova obbligazione con cedola al 3% sfida i Titoli di Stato (BOT e BTP)

Tempi d’oro per gli interessi obbligazionari, gli alti rendimenti competono con cedole record; oltre lo Stato di recente anche Goldman Sachs ha emesso una sua obbligazione.

La grande banca Usa, tra le più conosciute istituzioni finanziare al mondo ha un emesso un obbligazione a tasso fisso con una cedola del 3%, sfidante persino per i rendimenti dei nostri titoli di Stato.

Nuova obbligazione con cedola al 3% sfida i Titoli di Stato (BOT e BTP)

Con l’inflazione arrivata al 6% l’investitore e il risparmiatore italiano cerca soluzioni per proteggere il capitale dall’erosione altrimenti inevitabile del potere d’acquisto. Le obbligazioni come i Btp nelle sue diverse declinazioni sono tra gli asset preferiti. L’immediatezza e la relativa sicurezza associata ai Titoli di Stato non hanno però troppo da invidiare a obbligazioni societarie come quella emessa di recente da Goldman Sachs.

Il titolo con codice ISIN XS2398707914 ha una durata di 10 anni e versa per ogni anno una cedola del 3% lordo, pari al 2,2% netto. Una alternativa importante per diversificare il rischio e acquistare il titolo oggi sotto la pari. Prezzata a 99,7 centesimi l’obbligazione può essere una soluzione di investimento che può valorizzare il capitale. Questo fino a che l’emittente, a partire dal 2024, non decida di rimborsare il valore nominale del titolo, anche anticipatamente.

Un confronto tra le obbligazioni societarie di Goldman Sachs e un Btp a 10 anni

Se rimanere disinvestiti non garantisce oggi l’esenzione dal rischio nella perdita del capitale eroso dall’inflazione, può contare sulle obbligazioni in grado di generare una remunerazione ponderata per il rischio. Un confronto con un BTp poliennale con scadenza dicembre 2032 mette in rilievo la convenienza dell’emissione; con un prezzo di 95,5 centesimi chi acquistasse il titolo adesso e lo detenesse fino alla scadenza avrebbe un rendimento lordo del 3% annuo e netto del 2,6%.

Negli ultimi mesi i rendimenti dei titoli di Stato a tasso fisso sono aumentati moltissimo. Oggi un buono del Tesoro poliennale con scadenza a due anni rende l’1% annuo netto. A incidere sulla differenza finale per il risparmiatore italiano, considerando anche, per quanto improbabile per entrambi, un rischio minore di insolvenza per il Btp, le imposte sulle plusvalenze. La tassazione sui due strumenti rende più vantaggioso il titolo di Stato; su questo verrà pagato il 12,5% contro il 26% dell’obbligazione di Goldman Sachs. Entrambi i bond possono essere acquistati sul mercato MOT di Borsa Italiana in qualsiasi momento, con un investimento minimo di 1.000 nominali.

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