Pericolo guerra anche in Italia: come proteggere i propri soldi in banca

Con la grande incertezza e turbolenza dei mercati la prima cosa a cui si pensa e come proteggere i propri soldi, gli investimenti, o in alternativa a causa dell’inflazione, i risparmi lasciati disinvestiti.

Il più ampio contesto macro e geopolitico rimane in attesa di venire scontato a ribasso. Ad anticipare il bear market gli indici tecnologici come il Nasdaq e asset come Bitcoin.

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foto adobe

 

Inevitabilmente, quando si è alle prese con serie negative durature, a pagarne prima il prezzo sono gli asset più volatili e più esposti agli effetti dell’incertezza economica. In questo contesto qualcuno prova ad anticipare il quadro macroeconomico; secondo Bloomberg, lunedì la Commissione europea che deve pubblicare le stime di primavera taglierà ancora la crescita del Pil per il 2022. L’Ue si aspetta un Pil per l’eurozona in calo al 2,7% rispetto il 4% di febbraio. Raddoppiano invece le previsioni dell’inflazione che per quest’anno dovrebbe attestarsi al 6,1%, in crescita rispetto al 3,5% stimato in precedenza.

L’invasione russa dell’Ucraina ha scompaginato tutti gli sforzi per la ripresa messi in atto per compensare il decorso e la fine della pandemia. Le sanzioni da entrambe le parti hanno offuscato e quasi dimezzato le prospettive di crescita. L’area dell’euro è tra le regioni più colpite a causa della sua dipendenza dall’energia russa.

Le sanzioni finanziarie finora adottate contro la Russia hanno effetti immediati di deterrenza, ma si rivelano nel lungo periodo reciprocamente insostenibili. Esse ci hanno esposto a rischi energetici ed economici su cui saremo chiamati ad intervenire strutturalmente.

Come proteggere i propri soldi facendo attenzione ai tassi di interesse delle obbligazioni

Ciò che succede sui mercati si riflette in Italia sul tasso del Btp tornato sopra il 3% mentre in Germania il Bund tedesco è sopra l’1%. Questi movimenti più forti sono dipesi in gran parte dalle aspettative sulle prossime mosse della Bce. Quello che sembra più plausibile ora sono tra i due e i tre rialzi dei tassi entro fine anno.

Nonostante questo, è bene contestualizzare il presente ricordando che momenti come questi sono già accaduti in passato. Il costo per l’Italia può scontarsi sul rendimento dei Titoli di Stato. In questo contesto un modo per proteggere sul lungo periodo una parte del capitale è sottoscrivere obbligazioni a tasso variabile indicizzato all’inflazione. Il premio ricevuto è particolarmente basso ma garantito dalla capacità dello Stato di rimanere solvibile.

Anche i Btp ordinari hanno oggi prezzi sotto la pari e cedole importanti; per avere un esempio durante l’ultima emissione avvenuta venerdì 11 marzo 2022 il Ministero dell’economia e delle finanze ha collocato la sesta tranche del Btp con scadenza 1° marzo 2037. Da aprile a marzo il rendimento netto è passato da 1,13 a 1,97%

Metalli preziosi e azioni di società nell’estrazione mineraria

Il deficit e la continuità del ruolo della spesa pubblica, tra bonus, sussidi e incentivi rimettono al centro dell’attenzione dei mercati i conti pubblici. Un altro modo per diversificare il portafoglio dal perdurare del conflitto in Ucraina e dalle sue ripercussioni, è allocare una parte del capitale su aziende minerarie quotate in borsa. Tra queste in special modo quelle impegnate nell’estrazione di metalli come oro, argento e rame.

Un’altra strategia popolare e ancora potenzialmente remunerativa è quello di combinare ai metalli preziosi, un ETF agricolo diversificato. Quest’ultimo segmento è particolarmente interessante per i trader che vogliono cavalcare la tendenza a sostenere la tendenza a rialzo dei beni di prima necessità. Chi ha deciso di puntare sui settori più difensivi ha investito su quelli che hanno evidenziato una maggiore resilienza. Tra questi: dollaro, alimentari e materie prime.

Petrolio, gas, e oro hanno visto rialzi importanti dall’inizio della crisi arrivando fino ai massimi di 56.66 euro al grammo del 24 febbraio. Ulteriore modo per diversificare in un ottica di lungo periodo è considerare il tema della sostenibilità e del cambiamento climatico; un trend centrale che caratterizza l’attuale momento storico e proseguirà con forza almeno fino al 2030.

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