Vuoi vivere in Australia? Ecco cosa devi sapere per trasferirti e lavorare

Andare a vivere in Australia rappresenta un cambio radicale di vita e prima di partire è il caso di conoscere vantaggi e svantaggi di questo lontano Paese.

Documenti necessari, opportunità di lavoro e stipendi. Queste le principali informazioni che devi conoscere prima di intraprendere una scelta di vita che ti porterà dall’altra parte del mondo.

Vivere in australia

L’Australia è uno dei Paesi più lontani, dall’altra parte del globo e forse proprio per questa siderale distanza con il nostro Paese è da sempre considerata una delle mete preferite da chi sceglie di cambiare radicalmente vita. Prima di partire per un luogo così dinamico, esteso e sconosciuto occorre però conoscerne le peculiarità ed avere le informazioni sufficienti per considerare per bene se fare o meno il grande passo.

In Australia ci sono grandi opportunità lavorative e sono molti gli stranieri che ogni anno scelgono di intraprendere quest’avventura. Tra le figure professionali più richieste ci sono ingegneri, architetti, falegnami, muratori ma anche chef, pizzaioli, baristi e raccoglitori di frutta.

La maggior parte delle persone che scelgono di andare a vivere nell’altro emisfero sono giovani, con grandi speranze e tanti sogni. In questo articolo vediamo quali sono i permessi e i documenti utili per trasferirsi a lavorare e vivere in Australia e quali lingue si parlano.

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Vivere in Australia: i documenti

Entrare in Australia richiede il passaporto italiano e un visto che può essere turistico, di studio, visto vacanza-lavoro o visto specifico per lavoro. Tutti i visti devono essere richiesti online, al sito del Governo, e in base ai tuoi interessi e ai requisiti che possiedi ti verrà suggerito quello giusto per entrare nel Paese. Se sei molto giovane e non hai grandi esperienze lavorative alle spalle puoi cercare lavoro come au pair o nelle strutture ricettive. Si tratta di un modo che alterna turismo e lavoro e ti fa conoscere da vicino come si vive in Australia, poi al termine dell’esperienza se vorrai rimanere dovrai necessariamente trovare un lavoro a tempo indeterminato, vale a dire un datore di lavoro che richiede le tue prestazioni e che ti consente di continuare a vivere in quel Paese.

Il modo più facile per entrare in Australia per lavoro è lo Sponsorship Visa, il visto per lavoro che viene rilasciato a chi è già richiesto per lavorare in una data azienda che intende assumerlo. Se sussiste l’intenzione del datore di lavoro di stipulare un contratto con te è molto facile cominciare una nuova vita in Australia. Ma non sempre questo è possibile per cui a volte bisogna percorrere altre vie per arrivare sul posto e mettersi alla ricerca di un’occupazione. Ad aiutarti ci sono altre due tipologie di visti, il Working Holiday Visa, visto vacanza-lavoro e lo Skilled Worked Visa, visto per lavori qualificati.

Working Holiday Visa

Il primo può essere richiesto soltanto se si ha un’età inferiore ai 31 anni, ha una durata di un anno che può essere prorogata di altri 12 mesi se non si è ancora trovato un impiego. Bisogna però essere disposti a lavorare per almeno tre mesi in un’azienda agricola, dove da sempre c’è una grande richiesta di lavoro. Questo visto rivolto ai giovani ha un costo di circa 240 euro e ti dà la possibilità di rimanere in Australia per due anni, periodo in cui puoi cercare un lavoro stabile e duraturo ed anche migliorare la conoscenza della lingua inglese.

Skilled Worked Visa

Lo Skilled Worked Visa è un visto per personale qualificato che viene rilasciato a chi fa parte di una lista di professioni specifiche e non richiede sponsorizzazioni per entrare nel Paese. I lavori in questione sono l’ingegnere, l’optometrista, il veterinario, il cartografo, l’igienista dentale e il chimico. Non devono però mancare alcuni requisiti come la laurea, una conoscenza approfondita dell’inglese che verrà certificata con lo IELTS test e un’esperienza di lavoro pregressa nel settore di appartenenza di almeno tre anni. Anche questo visto si può richiedere direttamente online ed ha un costo più alto, che si aggira intorno ai 1600 euro.

Come avrai capito per poter intraprendere una carriera lavorativa in Australia e viverci è fondamentale la conoscenza della lingua inglese, anche se in molte zone del continente viene parlato l’italiano a seguito delle massicce ondate migratorie di nostri connazionali avvenute nel secolo scorso.

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Professioni più ricercate in Australia

Il governo australiano ogni sei mesi pubblica le Skilled Occupations Lists, ovvero delle liste in continuo aggiornamento in cui figurano le professioni più ricercate. Si tratta di un servizio molto apprezzato che indubbiamente interessa chi vuole tentare fortuna e stabilirsi in Australia svolgendo un lavoro sicuro. Ai primi posti delle liste ci sono quasi sempre lavori nel settore della ristorazione e del turismo. Si ricercano perlopiù baristi, camerieri, pizzaioli ma anche chef e lavapiatti. Un altro campo in cui il lavoro non manca mai è quello dell’agricoltura. L’Australia è un Paese enorme in cui si producono ortaggi e frutta, per cui servono sempre addetti alla raccolta e al confezionamento dei vegetali.

Altre professioni che garantiscono un impiego sicuro sono nei settori dell’urbanistica e dell’edilizia, in cui trovano spazio architetti, falegnami, muratori e ci sono buone opportunità anche per gli ingegneri, con qualsiasi indirizzo di specializzazione.

Stipendi medi in Australia

Per quanto concerne le retribuzioni variano in base al tipo di lavoro svolto. Tra quelli più pagati ci sono il medico che può guadagnare fino a 65 mila euro annui e il web developer che può portarsi a casa fino a 70 mila euro all’anno. Buoni gli stipendi anche per cuochi e manager di ristoranti (tra i 25 e i 45 mila euro), contabili, marketing specialist, customer service manager e business analyst che raggiungono i 35 mila euro annui.

I vantaggi di vivere in Australia

Prima di rivoluzionare la propria vita è bene conoscere a fondo pro e contro di una scelta tanto radicale e soppesare quale sia la migliore da fare. Trasferirsi dall’altra parte del mondo ha indubbiamente i suoi vantaggi perché l’Australia è un luogo meraviglioso, con una natura incontaminata, grandi spazi e una qualità della vita decisamente elevata. Inoltre offre ottime prospettive di crescita lavorativa e la disoccupazione è pressoché inesistente.

Quindi se hai voglia di metterti in gioco e trovare il tuo posto nel mondo può essere la destinazione giusta, anche considerando che c’è davvero spazio per tutti, giovanissimi ed anche meno giovani, purché motivati e pronti a dimostrare le proprie capacità.

Anche a livello umano l’Australia è un paese molto accogliente e ospitale, per certi versi molto simile all’Italia, dove non sarà difficile instaurare rapporti di amicizia con la popolazione locale.

Un altro grande vantaggio è quello dell’assistenza sanitaria, che è gratuita e pubblica. Si tratta di un aspetto molto importante. Va incontro alle fasce più basse della popolazione, le quali se hanno redditi inferiori ai 21 mila dollari australiani non devono pagare nemmeno la tassa del 2%. Il Medicare, questo il nome del servizio sanitario, non ha copertura per il trasporto in ambulanza e per le spese dentistiche.

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Gli svantaggi di vivere in Australia

A fronte di tanti vantaggi è il caso di valutare anche eventuali difetti che il trasferimento in Australia potrebbe far emergere. Il primo fra tutti è sicuramente quello della grande distanza che la separa dall’Italia. Emigrare in un Paese straniero così lontano significa escludere di tornare spesso a casa, vuoi per i costi da sostenere vuoi per i tempi che richiede. Per quanto riguarda il costo della vita è più elevato rispetto al nostro, anche se gli stipendi sono rapportati ad esso.

Un altro handicap potrebbe essere quello legato alla lingua. Il consiglio è di programmare il viaggio soltanto quando si sono acquisite le basi dell’inglese, che poi si può apprendere e migliorare direttamente in loco. Infine il visto di lavoro, fondamentale ma non così facile da ricevere. L’ideale è ricevere da un’azienda o un datore di lavoro la richiesta per entrare nel Paese, in modo da non dover affrontare le politiche sugli ingressi del Governo australiano che sono particolarmente severe e rigide.

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