Bonus stufe a pellet o legna: fino al 100% di copertura, in questi casi

In alcune Regioni si inizia a parlare del bonus stufe a pellet o legna: l’incentivo economico che permette di sostituire le vecchie stufe.

La crisi energetica in atto ha reso necessario accelerare i tempi della transazione ecologica. Attualmente, c’è bisogno di cambiare la materia prima e passare a fonti energetiche più sostenibili. Lo scopo è quello di apportare un beneficio economico per il consumatore finale e ridurre le emissioni inquinanti.

Bonus stufe a pellet o legna
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In molte regioni si sta cominciando a parlare del bonus stufe a pellet o legna, ovvero dell’incentivo economico che andrebbe a sostituire le vecchie stufe a legna, pellet o particolato.

Purtroppo la crisi del gas causata dalla guerra tra Ucraina e Russia ha cambiato l’elenco delle priorità. Questo fenomeno geopolitico ha contribuito ad un aumento dei costi del gas, dovuti anche ai possibili razionamenti minacciati dalla Russia.

Tuttavia, il Governo non ha fatto mancare il suo supporto, attraverso incentivi economici e bonus offerti anche dalle società fornitrici di energia green.

Attualmente, infatti, sono attivi sconti e detrazioni di cui possono beneficiare coloro che decidono di installare pannelli fotovoltaici. Inoltre, non mancano le offerte di luce e gas più convenienti, proposte da alcuni fornitori.

Anche le Regioni e Comuni si stanno mobilitando per offrire un sostegno economico alle famiglie in difficoltà e favorire la transazione ecologica.

Bonus stufe a pellet o legna: fino al 100% di copertura

C’è una regione particolarmente virtuosa, che offre un interessante incentivo per la sostituzione delle vecchie stufe a pellet, a legna e a particolato.

Ci stiamo riferendo alla Regione Veneto che ha deciso di stanziare fondi economici per rinnovare i sistemi di riscaldamento domestico. Per questo motivo, è stato preparato un bando che ha lo scopo di sostituire le stufe domestiche a legna, pellet o cippato con potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW.

Lo scopo è quello di sostituire vecchi impianti inquinanti con dispositivi nuovi, che si contraddistinguono per il loro basso impatto ambientale.

Come accedere al beneficio

Per ottenere l’agevolazione prevista dalla regione Veneto è necessario presentare l’ISEE. Tuttavia, il tetto massimo include un’ampia platea di beneficiari, dal momento che il limite ISEE per poter partecipare al bando è fissato a €50.000.

Per questo motivo, la regione Veneto ha pensato di stanziare circa 4 miliardi di euro per questa iniziativa. Tuttavia, sono previsti altri benefit rivolti solo ai Comuni che hanno già adottato o stanno adottando interventi volti a migliorare la qualità dell’aria.

L’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin ha spiegato che:

“Il contributo regionale è aggiuntivo rispetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare, nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. I contributi sommati potranno arrivare vicino al 100% della spesa complessiva.”

La speranza è che questa iniziativa sia solo una delle tante che si susseguiranno nei prossimi mesi. In ogni caso, l’assessore Bottacin ha promesso che saranno introdotti altri interventi, che avranno lo scopo di produrre miglioramenti strutturali, grazie ai quali sarà possibile incrementare l’efficienza energetica

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