Famiglia monoreddito: investimenti del mese a protezione del patrimonio

Gli italiani sono un popolo di risparmiatori, ma spesso le condizioni non permettono di capire quali possono essere gli investimenti migliori.

Cosa offre il mercato di marzo 2022 per chi vuole investire con un profilo reddituale e la propensione al rischio, di chi mantenere una famiglia con un solo stipendio?

proteggere il patrimonio

Per sostenere l’evoluzione e il futuro della propria condizione patrimoniale, chi è disposto a investire è disposto a farlo considerando le grandi incertezze dello scenario internazionale. A questo si aggiunge il desiderio di proteggere il capitale accettando limitate oscillazioni del suo valore. Avendo un solo stipendio in famiglia e con poca esperienza in ambito finanziario è difficile sostenere l’impatto emotivo dovuto a variazioni rilevanti del capitale in periodi di tempo molto ristretti.

Uno dei primi pregiudizi da affrontare quando si hanno a disposizione piccole somme è quello relativo all’impossibilità di riuscire a farle fruttare. Se un simile ragionamento poteva andare bene per il passato, oggi non più valido. Le società finanziarie fanno a gara per raccogliere i piccoli investimenti, agevolati in particolar modo dalle nuove tecnologie.

Con il livello di inflazione più alto degli ultimi decenni, gli incombenti aumenti dei tassi di interesse, l’invasione russa dell’Ucraina e altri elementi di destabilizzazione, gli investitori hanno una importante serie di fattori di rischio da considerare. Nel breve termine il mercato azionario potrebbe continuare a vedere scambi caratterizzati da alta volatilità. Questo consente di adeguare la propria strategia per sfruttare le occasioni derivanti da alcuni crolli o dal nuovo potenziale che l’attuale scenario rivela per il futuro di alcuni asset.

Il contesto operativo e gli investimenti per proteggere il patrimonio

Il prezzo del petrolio ha superato i 100 dollari al barile per la prima volta dal 2014 e i prezzi del gas naturale sono aumentati ancora il 24 febbraio, dopo che la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina. La Russia, è il terzo produttore mondiale di petrolio e gas e fornisce il 40% del gas europeo. A seguito delle sanzioni dovrà probabilmente affrontare restrizioni della sua capacità di produrre ed esportare i combustibili fossili.

Il Paese ha un debito pubblico quasi inesistente, pari al 17% del Pil. Ha 630 miliardi di dollari di riserve, di cui 150 miliardi in oro. Ogni giorno la Russia è in grado di vendere 3,5 milioni di barili di petrolio e 275 milioni di metri cubi di gas a Europa, Stati Uniti e Gran Bretagna. Il rendimento giornaliero del trading nel settore energetico è pari a circa 700 milioni di dollari al giorno. Negli anni i suoi legami con l’occidente si sono ridotti anche in vista di una sempre maggiore volontà di indipendenza dalla linea politica di Washington e della Nato.

In ottica di investimenti lo scenario è quindi quello di riequilibrio dell’influenza dell’Unione Europea e del blocco occidentale sulla Russia. Una maggiore indipendenza tecnico scientifica dall’occidente può avere conseguenze soprattutto in relazione alle materie prime del settore energetico.

Hai accumulato un po’ di risparmi? Come investire se hai meno di 30 anni

Gli investimenti per proteggere il patrimonio: il ruolo delle materie prime

Dalla politica monetaria, alle preoccupazioni circa possibili nuovi rallentamenti produttivi, le commodities sono uno dei comparti che ha registrato nel 2021 i maggiori incrementi. Se si vuole valorizzare il proprio capitale le commodity o comparti correlati sono il primo settore a scontare gli effetti dell’attuale ciclo di mercato. Tra esse metalli come alluminio, ma anche materie prime come petrolio e oro.

Il prezzo dell’alluminio ha superato alla fine di febbraio i 2500 dollari per tonnellata, il massimo da almeno il 2008. Il trend rialzista iniziato da marzo 2020, quando l’alluminio quotava 1500 dollari, è stato alimentato da scorte in calo e aspettative di grandi deficit a causa della crisi energetica.  Dalla metà di marzo le scorte della materia prima sono diminuite del 50%. La più grande fonderia di alluminio d’Europa, Aluminium Dunkerque Industries France, è destinata a ridurre la produzione del 15%. Allo stesso tempo Alcoa la seconda in ordine di grandezza, interromperà la produzione di alluminio per due anni, nel suo secondo più grande impianto produttivo in Spagna. Nel frattempo, le politiche di abbattimento delle emissioni inquinanti hanno provocato divieti e riduzione nell’uso del carbone, rendendo antieconomica una parte della produzione di alluminio di Cina e India.

Gli ETF sul petrolio e le società quotate nel settore

Per quanto riguarda il petrolio, il future sul brent crude oil, da cui dipenderà gran parte della ripresa economica, ha raggiunto il prezzo record di 97 dollari. Il benchmark internazionale per valutare la direzione dell’economia reale è oggi ipercomprato, ciò non toglie che è possibile che su di esso influiscano nuove restrizioni economiche, che lo renderanno ancora più scarso sul mercato. Per avere un’esposizione diversificata sul settore energetico gli ETF migliori da prendere in considerazione sono:

L’Energy Select Sector SPDR ETF XLE. Questo fondo scambiato in borsa detiene i 21 titoli del settore energetico dell’S&P 500 SPX.  Negli ultimi due mesi il valore del ETF è aumentato di circa il 22%. Questo fondo investe su azioni di aziende come Exxon Mobil XOM, Chevron, CVX che costituiscono il 43,5% del portafoglio.

L’iShares Global Energy ETF IXC investe invece su un paniere di 46 titoli, inclusi tutti i titoli detenuti da XLE. Il fondo investe in aziende energetiche di cui le maggiori partecipazioni sono Exxon Mobil e Chevron, che insieme costituiscono il 25,3% del portafoglio.

Exxon Mobil e Chevron: gas, petrolio e alti dividendi

Exxon Mobil e Chevron sono tra le società quotate nel settore ad avere avuto i maggiori incrementi nel 2022, con un potenziale che tuttavia non dipende solo dal rialzo del petrolio. Le due società offrono inoltre interessanti dividendi rispettivamente del 4,52 e 4,05% all’anno. Queste due aziende sono un ottimo modo per investire sull’incremento del valore di gas e petrolio, in particolare Chevron. L’azienda ha un’esposizione sull’intera catena del valore di petrolio e gas, comprensiva di esplorazione e produzione, trasporto e stoccaggio, raffinazione e marketing.

Se le dure sanzioni contro la Russia sono in grado di colpire duramente la sua economia, esse porteranno anche a un aumento del costo dell’energia e a bollette più care in tutto il mondo. Gli Stati Uniti hanno come unica opzione quella di aumentare le trivellazioni alla ricerca di un surplus di carburanti fossili che emancipi il Paese dalla loro importazione. Le riserve di petrolio USA hanno già raggiunto il loro livello più basso degli ultimi 20 anni, insufficienti per il fabbisogno del paese.

Per l’Europa, il gas è un problema più grande del petrolio. Anche se la fine dell’inverno significherà una riduzione del suo fabbisogno, se l’offerta dalla Russia fosse completamente interrotta lo stoccaggio di gas dell’Unione Europea sarebbe esaurito in circa sei settimane.

Qual è la qualità di petrolio più pregiata scambiata sul mercato?

Gli investimenti per proteggere il patrimonio: il settore alimentare

Tra le aziende in grado di sfruttare l’aumento dei prezzi di materie prime e prodotti ci sono quelle nel settore alimentare. Se non sembrano per il momento intravedersi sul breve periodo le circostanze per un loro ridimensionamento, investire indirettamente nel settore alimentare potrebbe sembrare un controsenso. Le aziende alimentari riadattano il prezzo dei loro prodotti per compensare l’aumento del costo dell’energia e quindi nella catena di approvvigionamento. Ci sono tuttavia molte grandi aziende che hanno a disposizione scorte di prodotti su cui non è stata scontata la crescita dei prezzi.

Le aziende alimentari si stanno evolvendo, adattando le loro strategie al cambiamento. Tra le società azionarie migliori su investire in questo senso ci sono: Vitamin Cottage e The Andersons Inc. Queste due aziende traggono profitto dall’inflazione e hanno solide valutazioni quantitative.

Vitamin Cottage è un rivenditore di generi alimentari e integratori alimentari, naturali e biologici. L’azienda con sede in Colorado offre anche una gamma di prodotti per la cura degli animali domestici e prodotti naturali per il corpo. L’azienda ha un solido modello di business e diversifica oltre gli alimentari nella parafarmaceutica. Per quanto riguarda il suo profilo finanziario NGVC ha registrato nell’ultimo anno un aumento del margine operativo lordo del 44,7% e una crescita dell’utile netto pari a 8,9 milioni di dollari rispetto all’anno precedente, per un incremento del 145,5%. Con un totale di 162 negozi in 20 Stati USA, Vitamin Cottage prevede di aprire altre sei nuovi negozi nel 2022.

Il contesto operativo e il giro d’affari di The Andersons

Per quanto riguarda The Andersons, l’azienda permette di investire in modo trasversale nel settore alimentare. L’azienda è operativa nel commercio di etanolo e carburanti derivanti dagli olii vegetale, nonché produzione e distribuzione di fertilizzanti. Con un aumento del prezzo delle azioni del 55% nell’ultimo anno, gli utili del terzo trimestre hanno beneficiato del costo delle sostanze chimiche, necessarie per le colture invernali. L’azienda ha ottimi fondamentali ed è ben posizionata all’interno della catena di approvvigionamento agricolo.

Nel frattempo, mentre i prezzi salgono alle stelle e i prezzi al consumo aumentano, metalli preziosi e gioielli sono beni tenuti con sempre maggiore considerazione, in quanto capaci di mantenere al sicuro una piccola quantità della propria ricchezza. L’oro è ancora oggi riserva di valore a lungo termine, perciò, esistono molti fondi comuni che offrono ETF dedicati esclusivamente a questo metallo prezioso.

Investimenti per famiglie monoreddito: gli ETF sull’oro.

Gli ETF sull’oro offrono agli investitori un modo per realizzare rendimenti sulla base di una gestione attiva e l’uso della leva finanziaria.

SPDR Gold Shares, offre agli investitori un modo innovativo, relativamente economico e sicuro per accedere al mercato dell’oro. Originariamente quotato alla Borsa di New York dal 2004 è oggi sul NYSE il più grande ETF in oro con sottostante fisico al mondo. Le azioni SPDR Gold sono negoziate anche sulla Borsa di Singapore, Tokyo, Hong Kong e sulla Borsa messicana. I suoi rendimenti complessivi degli ultimi tre anni sono del 40%.

iShares Gold Trust ETF è un modo efficiente di investire in oro fisico. Il fondo elimina le complessità per gli investitori al dettaglio di acquistare, trasportare, immagazzinare e assicurare l’oro. Il fondo investe quindi direttamente in lingotti conservati in caveau in tutto il mondo. I suoi rendimenti complessivi degli ultimi tre anni sono del 12,1%.

Un’altra commodity a cui prestare attenzione a febbraio è l’argento. Il future sul metallo prezioso svolge un ruolo importante sia per gli investitori come protezione dal rischio sia per società minerarie, costruttori di prodotti finiti e di materiali industriali. Tra i paesi più attivi nella produzione di argento ci sono: Messico, Perù e Cina seguiti da Australia, Cile, Bolivia, Stati Uniti, Polonia e Russia.

Oro, metallo pregiato e di grande valore: le quotazioni sono davvero altissime

Gli investimenti nella transizione ecologica di marzo 2022

Sempre in tema di energie e nell’ottica di cogliere le maggiori tendenze che possono valorizzare il capitale a marzo 2022 c’è la transizione ecologica. Questa può contribuire enormemente alla crescita economica dell’Italia e dell’Unione Europea. A luglio 2021 l’Unione Europea ha annunciato la sua strategia sull’idrogeno, puntando alla produzione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030. L’idrogeno pulito è diventato quindi un elemento chiave delle strategie di decarbonizzazione di diversi governi. Nel continente gli investimenti nel settore potrebbero raggiungere fra i 180 e i 470 miliardi di euro entro il 2050.

La tecnologia delle celle a combustibile sta migliorando rapidamente, questo potrebbe consentire la produzione di un idrogeno privo di emissioni inquinanti. Il 95% della produzione attuale di idrogeno deriva infatti dal gas naturale e dalla gassificazione del carbone. Nel passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili questo gas, se reso ecologico, gioca un ruolo da perfetto intermediario. Esso è infatti la soluzione più convincente per alcuni settori, impossibilitati a ridurre le emissioni di Co2.

Questo che giustifica le ottime performance dei titoli di compagnie legate all’idrogeno come Ballard Power Systems, FuelCell Energy e Bloom Energy nonché l’ottimo potenziale di Plug Power. Plug Power (PLUG) è leader nell’economia globale dell’idrogeno e sta costruendo un ecosistema integrato basato sull’idrogeno verde che va dalla produzione alla consegna fino allo stoccaggio. Plug Power è in grado di realizzare i suoi obbiettivi commerciali diventando leader nel settore entro il 2025. Il suo rapido consolidamento nel settore è frutto di acquisizioni e collaborazioni accrescitive e sinergiche.

Il contesto operativo e gli obbiettivi finanziari di Plug Power

Plug Power che prevede di fornire 500 tonnellate di idrogeno verde liquido al giorno entro il 2025, ha annunciato l’acquisizione di Joule Processing LLC. Questa porta nella catena produttiva dell’azienda il valore della tecnologia criogenica di Joule per la liquefazione dell’idrogeno, in grado di ridurre il suo costo del 25%.

Sul fronte dei nuovi contratti Plug Power ha annunciato l’accordo con Edison Motors per la produzione di massa di autobus urbani alimentati a idrogeno. Il lancio di questo servizio dovrebbe avvenire nella prima metà del 2023. Ciò comporta l’opportunità per l’azienda di espandersi non solo in Corea, ma pubblicizzarsi a livello globale, su mezzi diversi quali ad esempio camion e navi.

L’importanza dell’idrogeno verde è sempre più riconosciuta dai paesi di tutto il mondo. All’inizio del 2019, erano pochissimi i paesi interessati a sviluppare una propria strategia nazionale basata su questa energia alternativa. Se Cina, Corea del Sud e Francia sono stati i precursori alla fine del 2021, più di 10 paesi tra cui le economie più importanti dell’UE, l’Australia e persino il Cile, hanno oggi piani per sopperire sul lungo periodo al loro fabbisogno di idrogeno.

Anche il dipartimento dell’energia degli Stati Uniti ha identificato l’idrogeno come uno dei suoi obiettivi principali. Joe Biden ha recentemente firmato anche l’Infrastructure Investment and Jobs Act, che include 1,5 miliardi di dollari per la produzione di idrogeno pulito. La più grande economia del mondo, mira a ridurre il costo dell’idrogeno pulito dell’80% entro il prossimo decennio.

Gli investimenti per proteggere il capitale a marzo: settore finetech e tecnologico

American Express presente in più di 40 paesi nel mondo, basa la sua attività su società fornitrici di servizi commerciali, nonché sulle applicazioni mobili, convenzionate con il servizio di credito. Negli ultimi anni, American Express ha investito nello sviluppo di funzionalità tecnologiche, offrendo soluzioni finanziarie digitali per aziende e privati. Il fintech sempre più diffuso si accompagna all’uso degli smartphone per le spese quotidiane. American Express è una delle società partner di sistemi di pagamento mobile di Google e Apple, che tramite i servizi dedicati Google e Apple Pay permette di effettuare pagamenti contactless.

Il prezzo delle sue azioni è tornato a crescere di circa 11% riprendendo il trend long dopo un range che sul lungo periodo ha confinato il prezzo tra i 180 e i 157 dollari. Sebbene la concorrenza nel settore sia particolarmente agguerrita, la sua grande quota di mercato nel settore dell’intrattenimento l’ha resa uno dei sistemi più utilizzati anche durante la pandemia dai consumatori, specialmente negli Stati Uniti. Questo mercato rappresenta oltre il 70% dei suoi proventi economici e la rende un ottimo modo per investire indirettamente nell’economia USA.

La recente forza del prezzo delle azioni AXP è probabilmente dovuta agli obiettivi pubblicati nell’ambito dei risultati del Q4 2021. American Express ora ritiene di poter raggiungere una crescita dei ricavi per il 2022 rispetto agli obiettivi precedenti alla pandemia dell’8-10%.

Caro bollette, gli (s)conti non tornano: dove sono finite le misure del Governo?

L’innovazione nel settore hardware di Alphabet

Tra le società già popolari in grado di emergere ulteriormente per l’innovazione questo mese c’è Alphabet. La società sta diversificando il suo business puntando sulla costruzione di hardware, con rapidi progressi nei dispositivi domestici intelligenti, negli smartphone e in altri segmenti. Ciò aiuterà l’azienda a migliorare i suoi servizi ottimizzando su di loro gli hardware su cui vengono utilizzati.

Ciò significa che entro breve Google sarà in diretta concorrenza con Apple, Samsung e altri grandi giganti della tecnologia. Una rapida crescita nel settore hardware ridurrebbe anche i costi di licenza che Google paga alle società che ospitano sui loro device i servizi dell’azienda. Le vendite di hardware aiuteranno Google a ottenere una crescita importante sull’azionario, superiore rispetto alle maggiori società tecnologiche. La società ha già lanciato Pixel, lo smartphone prodotto da Alphabet, tramite cui è possibile con Pixel Pass pagare canoni di abbonamento mensili per accedere a tutti i servizi di Google.

Negli ultimi mesi c’è stato un rapido aumento dei costi delle licenze che Google paga ad Apple, Samsung e altre aziende nel settore per rendere accessibili sui loro dispositivi la suite di app di Google, tra cui il motore di ricerca, YouTube, Maps, Gmail etc. Secondo quanto scrive il Wall Street Journal Google pagherebbe oltre 10 miliardi di dollari di licenze l’anno soltanto ad Apple. In questo scenario, l’azienda non è solo in grado di contenere i costi ma creare un nuovo comparto competendo direttamente con gli altri dispositivi e avendo sulle licenze un potere contrattuale molto maggiore.

Impostazioni privacy