Hai accumulato un po’ di risparmi? Come investire se hai meno di 30 anni

Quali sono le opportunità di febbraio 2022 per il profilo reddituale e per la propensione al rischio di un giovane che ha meno di 30 anni.

Se hai tra i 18 e 29 anni e sei riuscito ad accumulare piccole somme che desideri investire hai sicuramente un ampio scenario soprattutto in termini temporali.

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Sei alla ricerca delle migliori azioni su cui investire a febbraio 2022 è importante considerare l’esperienza maturata sul campo con gli obbiettivi finanziari. Se desideri accumulare gradualmente il tuo capitale senza avere alcuna o poca esperienza sugli investimenti la tua età e il tempo giocano a tuo favore.

In questo contesto ha senso investire in un’ottica di lungo periodo, comprando titoli in grado di dare buoni rendimenti senza necessariamente prevedere una gestione attiva e costante. Questo permette di garantirti un futuro di maggiore benessere e una crescita organica e tendenziale del capitale.

La semplicità d’accesso ai mercati finanziari, se da un lato sta educando anche le giovani generazioni, dall’altro espone a perdite economiche chi sottovaluta il rischio.

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Come investire se hai meno di  30 anni. L’aspettativa a lungo termine

L’investimento si deve accompagnare a una certa capacità critica facendo attenzione che le proprie aspettative di rendimento siano equiparate al capitale disponibile. Nonostante le giovani generazioni abbiano mantenuto una cultura del risparmio, gli stimoli finanziari, il consumismo e i rendimenti fuori dal comune di alcuni asset come le criptovalute, sono in grado di creare false aspettative.

Chi investe sul lungo termine compra titoli e li mantiene per diversi anni in portafoglio facendo pochissime operazioni e risparmiando sulle eventuali commissioni. Per capire quali sono le opportunità in cui investire bisogna partire dall’attuale contesto operativo.

I problemi nelle catene di approvvigionamento globali dureranno più a lungo del previsto. L’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime avrà impatti pesanti e l’inflazione inizia a trasferirsi sui prezzi finali. Queste sono le variabili con cui guardare ai mercati nei prossimi mesi. I tassi di interesse in aumento avranno un impatto limitato sulla crescita delle società quotate, che sarà compensata dall’incremento degli utili e da un ciclo economico che manterrà i suoi ritmi di recupero.

I rendimenti di chi investe su Berkshire Hathaway

Tra gli investitori che sono diventati particolarmente famosi e hanno avuto successo con una strategia di investimento a lungo termine c’è Warren Buffet. A questo proposito Berkshire Hathaway, la holding da lui gestita è quotata in borsa e consente indirettamente di investire nel suo portafoglio. Partecipare agli investimenti a lungo termine di questa società consente di sfruttare un patrimonio in termini, di competenze ed esperienza. Dagli anni ’60 la società ha accumulato una lunga serie di successi e ha oggi una capitalizzazione di mercato intorno ai 600 miliardi di dollari.

Berkshire è tra le dieci società quotate più grandi degli Stati Uniti e possiede importanti partecipazioni in Coca Cola, American Express e Bank of America. Dal 1965, la società ha fornito rendimenti medi annui del 20%, quasi il doppio dei rendimenti annuali dell’S&P 500. Se non fosse vero che le performance passate non sono garanzia di successo futuro, questo fatto da solo potrebbe rendere BRK un’ottima scelta su cui investire a lungo termine.

Se d’altra parte stai cercando di generare reddito passivo attraverso i dividendi, allora questo non è l’investimento adatto. Berkshire infatti reinveste continuamente i suoi guadagni puntando tutto sul valore delle sue azioni.

Come diversificare nel comparto tecnologico con Microsoft se hai meno di 30 anni

Un’altra azienda per certi versi simile a Berkshire in grado di mantenere ottime performance a lungo termine è Microsoft. Questa azienda riesce a sfruttare la volatilità del comparto tecnologico essendo al contempo tra quelle più attive nella sua espansione delle quote di mercato in altri settori. Particolarmente attiva nella ricerca e nell’innovazione è tra le tre più grandi al mondo per capitalizzazione insieme ad Apple e Alphabet.

A differenza di questa il suo business spazio dal campo tecnologico, al software applicato alle scienze della vita. L’intelligenza artificiale e l’elaborazione dei dati sono gli altri settori in cui Microsoft ha investito negli ultimi anni gettano le basi delle nuove soluzioni che l’azienda offrirà nel prossimo futuro.

L’ingresso lento ma apparentemente inesorabile di Microsoft nel settore 5G, conferma sempre più l’ipotesi che voglia rafforzare la sua infrastruttura informatica. Questo al fine di  sostenere la sua divisione cloud computer e con Azure for Operators l’attività di altri operatori. L’obbiettivo in generale è quello di fornire a imprese e governi un servizio dati stabile e sicuro.

Il settore tecnologico è uno dei più volatili del comparto azionario. Le azioni di queste aziende scontano rapidamente le aspettative e l’entusiasmo per le promesse di innovazione e possono con altrettanta facilità essere vendute. Un’alternativa al rendimento dato dal valore delle azioni è quello dei dividendi. Una azienda su cui è possibile investire affidandosi alla sua lunga storia nel settore hardware, software e servizi per i clienti, è IBM.

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Under 30, dove investire i propri risparmi a lungo termine: IBM

Questa azienda tecnologica è un fornitore di lungo termine di sistemi informatici con appalti per numerose aziende impegnate nell’intelligenza artificiale e nel software. Anche IBM punta al settore sanitario per l’applicazione dell’intelligenza artificiale, creando tramite essa piani di assistenza personalizzati, accelerando il processo di immissione sul mercato di nuovi farmaci e migliorando la qualità delle cure.

IBM che ha in questo campo una quota di mercato pari a quasi il 9% secondo i dati 2019, diversifica inoltre nel settore dei servizi finanziari. Attraverso l’acquisizione di Promontory Financial Group nel 2016, IBM sta utilizzando l’intelligenza artificiale per aiutare i clienti a mantenersi in linea con la conformità normativa in ambito finanziario. La società offre un dividendo che negli ultimi cinque anni è stato in media intorno al 4,5% all’anno.

Arrivando al nostro Paese la situazione economica italiana è stata evidenziata soprattutto nelle esportazioni. In forte espansione l’export è arrivato a livelli superiori a quelli del 2019. Secondo i dati Istat la crescita è stata trainata soprattutto dall’aumento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati pari a 70,5%, di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti con una crescita del 26,0%.

Hai accumulato un po’ di risparmi? Tre società italiane su cui investire

Sul lungo periodo maggiore è la diversificazione maggiore sarà l’affidabilità del portafoglio in termini di crescita. Le aziende italiane in grado di completare una lista minima di titoli su cui investire sono quindi, Eni, Ferrari e Poste Italiane.

Eni il gigante italiano dell’energia, ha diversificato la sua presenza nel mondo ed è tra i titoli migliori su cui investire a lungo termine a partire proprio dall’attuale contesto economico.

Il gruppo Eni archivia l’ultimo trimestre del 2021 con utile netto adjusted, di 2,1 miliardi di euro con un incremento del 47% rispetto al terzo trimestre, portando il complessivo per l’anno a 4,74 miliardi. A fare da volano ai risultati di Eni il forte balzo del prezzo del petrolio, salito lo scorso anno del 70% rispetto al 2020. Il risultato della multinazionale è infatti il dato più alto dal 2012, quando il Brent superò i 110 dollari al barile.

Il gruppo Eni si è lasciato ormai il peggio alle spalle. Gli scenari negativi di fine 2019 che hanno pesantemente influenzato la domanda di idrocarburi, causarono perdite in borsa arrivate fino al 54% del valore. L’azienda ha beneficiato già nel primo semestre 2021 dell’aumento dei prezzi del greggio in concomitanza con le riaperture e la ripresa dei consumi. Nonostante l’attività sia particolarmente remunerativa Eni diversifica anche nel settore delle energie alternative.

Eni è il secondo produttore di biocarburanti HVO in Europa. La sua tecnologia proprietaria Ecofining gli consente di produrre carburanti sostenibili per l’aviazione da materie prime di origine vegetale e di scarto. L’attività in questo settore è in linea con gli obbiettivi di azzeramento delle emissioni di Eni previsti per il 2050. Questo consente già oggi all’azienda di offrire prodotti ecologici, unica alternativa sostenibile per limitare le emissioni inquinanti dell’aviazione, coniugando sostenibilità ambientale ed economica.

Il contesto operativo e i risultati di Ferrari

Ferrari è un mito sembra non conoscere crisi. I suoi rialzi non destano particolari clamori ma è tra le aziende automobilistiche quella con la migliore continuità in termini di crescita. La sua progressione sull’azionario è continuata sorprendentemente anche nel 2020 e 2021. L’esercizio di Ferrari dell’ultimo anno è stato caratterizzato da un aumento dei ricavi e della redditività. Più nel dettaglio il cavallino rampante ha chiuso l’anno con ricavi netti pari a 4,27 miliardi di euro, in rialzo del 23% rispetto ai 3,46 miliardi messi a segno nell’esercizio 2020. L’utile netto 2021 è stato pari invece a 833 milioni di euro, un aumento sorprendente del 37% rispetto ai 609 milioni contabilizzati nell’esercizio precedente.

L’utile per azione della Rossa di Maranello è ammontato a 4,5 euro, con una crescita del valore delle azioni maggiore del 200% negli ultimi 5 anni. Per quanto riguarda i nuovi modelli, la società ha precisato che quest’anno verranno lanciati la Daytona SP3 e la Purosangue, segnalando che il portafoglio ordini copre tutto l’esercizio in corso, arrivando fino al 2023.

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Poste Italiane: diversificare e proteggere risparmi e capitale

In ottica di diversificazione e protezione del capitale, Poste Italiane desta senza dubbio un forte interesse. Con una crescita del titolo del 85% negli ultimi cinque anni la società è una delle più grandi realtà del terziario del nostro Paese. L’azienda quotata in borsa dal 2015 è cresciuta enormemente evolvendo la qualità di prodotti e servizi. Poste italiane è diventata a tutti gli effetti come un Istituto di credito, che permette di fare trading e aprire un conto corrente.

Tra gli innegabili vantaggi di un investimento a lungo termine su questo titolo la garanzia dello Stato italiano che detiene il 60% della società. Questo riduce in maniera importante le incertezze date dalle correlazioni con il settore bancario e finanziario. Con una capitalizzazione che ammonta a circa 15 miliardi di euro, Poste Italiane offre diverse possibilità di investimento come le obbligazioni, Postefuturo Investimenti e i Buoni Fruttiferi Postali.

Private equity: investire i propri risparmi per diversificare il rischio nel settore immobiliare

Un altro modo più immediato di diversificare il rischio investendo al di fuori del mercato finanziario è quello farlo attraverso il private equity. Esso è una classe di investimento che permette di accedere in modo frazionato a un asset che richiederebbe diversamente grossi capitali.

L’investimento avviene solitamente per mezzo di una piattaforma di equity crowdfunding, che mette a disposizione del pubblico la possibilità di finanziare una società o un’impresa. Questa può evitare così di rivolgersi al settore bancario o istituzionale, garantendo un ritorno ai suoi investitori. Tra le possibilità del private equity c’è anche quella di investire sulla costruzione di immobili, sia a scopo abitativo che commerciale.

Il crowdfunding immobiliare o real estate crowdfunding è un sistema che permette l’accesso agli investimenti negli immobili tramite la partecipazione collettiva e parcellizzata. Questo permette di investire in immobili senza possederli direttamente, conservando il vantaggio insito nella relativa stabilità del valore d’uso e di quello finanziario.

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