Italia, scatta lo stato di preallarme per le forniture di gas: cosa può succedere

L’Italia lancia il preallarme riguardante la fornitura di gas: la situazione nel nostro Paese è molto delicata. Ma cosa significa dichiarare lo stato di preallarme? Facciamo un po’ di chiarezza in merito alla questione. 

La situazione del conflitto tra Russia e Ucraina ha importanti ripercussioni indirette anche su gli altri Stati Europei. L’Italia, cosi come buona parte dell’Europa, dipende, infatti, per oltre il 30% della propria fornitura di gas naturale dalla Russia.

Stato di preallarme Italia

In un contesto geopolitico così instabile, a seguito delle numerose sanzioni emesse dagli Stati occidentali nei confronti della Russia, la situazione legata all’approvvigionamento di gas naturale già prima molto complicata, diventa oggi un problema da risolvere velocemente per molti Paesi. Il Ministero della Transizione Ecologica, infatti, ha lanciato lo stato di preallarme per le forniture di gas: scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono le soluzioni a questa situazione.

Scatta lo stato di preallarme, l’Italia lancia l’allarme: ecco di cosa si tratta

L’Autorità competente italiana per l’approvvigionamento di gas naturale, ovvero il Ministero della Transizione Ecologica, dopo aver  considerato lo scenario della guerra tra Russia e Ucraina ha dichiarato lo stato di preallarme nel nostro Paese. Come si apprende da una nota pubblicata sul sito di Snam, il MiTe ha: “ritenuto opportuno predisporre eccezionali misure preventive volte a incentivare un riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto alle procedure adottate in condizioni normali, come discusso anche in sede europea durante l’ultima riunione del Gas Coordination Group del 23 febbraio scorso”. 

L’Autorità competente ha voluto, inoltre, sottolineare che: ” il livello di pericolosità della minaccia alle forniture è sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto nelle analisi di rischio svolte in passato in ottemperanza del Regolamento UE 2017/1938, da cui derivano gli attuali piani di azione preventiva e di emergenza”. Tuttavia, il Ministero ha anche voluto sensibilizzare gli utenti dell’intero sistema gas nazionale circa la situazione di incertezza attuale. La situazione, come riportato, al momento, risulta adeguata a coprire l’intera fornitura di gas.

Cosa significa lo “stato di preallarme” lanciato dal Ministero? Cerchiamo di fare luce sulla questione. 

La situazione in Italia

In molti sentendo, la parola allarme immaginano subito lo scenario peggiore: quello di restare senza fornitura di gas. Tuttavia, lo stato di preallarme lanciato dal MiTe non significa certamente che il nostro Paese rischia di restare senza fornitura di gas naturale.

Infatti, tale stato rappresenta la prima fase di 3 step ben delineati: preallarme, allarme ed emergenza. Ciò fa parte di un piano di emergenza presente nel nostro Paese da diversi anni: infatti, già in passato lo stato di preallarme è stato lanciato più volte come, ad esempio, nell’inverno dell’anno 2018 quando il freddo era superiore alle medie di stagione degli altri anni.

Nella fase di preallarme e allarme le forniture di gas funzionano secondo le comuni regole previste dal mercato, ovvero senza limitazioni.

Per quello che riguarda la fase di emergenza, invece, le misure che si potrebbero mettere in atto sono diverse. Ad esempio, attingere alle riserve di gas poiché il mercato non regge oppure limitare la fornitura per alcune imprese previste per Legge.

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