Lavoro, poggia di assunzioni: occhio alle posizioni più ricercate, senza laurea

Quali sono le posizioni di lavoro più richieste, anche senza laurea, e le tante assunzioni da qui all’immediato futuro: occhio a questi aspetti

Il tema lavoro è sempre di grande interesse e rilevanza, così come forte è la curiosità circa le nuove assunzioni: cosa emerge dal rapporto “Previsioni dei fabbisogni occupazioni e professionali in Italia a medio termine (2022-2026)” condotto da Unioncamere e ANPAL.

Lavoro, poggia di assunzioni: occhio, le posizioni più cercate senza laurea
Colloquio di lavoro (fonte foto: Adobestock)

A trattare il tema nel proprio approfondimento è Quifinanza.it  che si concentra proprio sulla situazione post pandemia con cambiamenti e transizioni di tipo sociali, economici, ambientali e demografici che porteranno novità rispetto alle abilità e alle competenze richieste dal punto di vista lavorativo.

La letteratura scientifica sottolinea che conteranno sempre più le competenze trasversali, insieme a quelle tecniche, vi sarà poi grande spazio a quelle digitali, ambientali e sempre più rilevanza avranno le questioni demografiche.

Ad interesse, si legge ancora, saranno i lavori qualificati, non necessariamente legati ad una laurea, ma ad un titolo specialistico che possa attestare particolari competenze in settori centrali del futuro.

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Lavoro ed assunzioni, quai saranno i settori più richiesti

Per quel che concerne i numeri, il sopracitato report che indaga le previsioni di crescita occupazione in seguito all’espansione economica tra il 2022-26, fa riferimento, spiega Quifinanza.it, tra 1,3 e 1,7 milioni a seconda dello scenario che si va a considerare.

Per quel che riguarda il settore dove vi sarà maggior crescita, questo sarà quello privato, da 1,3 a 1,4 punti percentuali in più, poi le attività indipendenti, con 1,0/1,4 punti percentuali in più, e poi il pubblico, +0,3%. Nello specifico, l’espansione di richiesta di lavoro dei settori privati potrà andare tra i 945 mila e 1,3 milioni nei 5 anni; tra 305 mila e 418 mila per quanti riguarda gli autonomi, 44 mila circa per il pubblico.

In particolare: costruzioni e infrastrutture, da 1,9 a 2,3 punti percentuali in più; informativa e telecomunicazioni, da 1,8 a 2 punti; finanza e consulenza, da 1,5 a 1,9 punti.

L’ambito formazione e cultura, comprendente istruzione e servizi culturali, vedrà molti investimenti derivanti dal PNRR; la previsione è di una crescita di occupati tra 1,3% e 1,5% all’anno in base allo scenario. Una crescita che arriverebbe insieme ad una importante trasformazione, considerando che elementi implementati durante la pandemia quali dad, accessi virtuali ed altro, andranno a cambiare nel profondo il modo in cui sono erogati i servizi culturali e formativi.

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Lavoro, quali saranno quelli senza laurea più cercati

Capitolo professioni. Ad iniziare dal 2022, si legge su Quifinanza.it, vi sarebbe una ricomposizioni dei flussi rispetto al passato, nello specifico per quanti riguarda il fabbisogno di professioni specializzate e tecniche; le stime si aggirano su 1,6 – 1,7 milioni di unità nei 5 anni, ovvero una quota elevata del totale, circa il 40%.

Professioni con grande specializzazioni tecniche hanno un peso che cambia molto in base al fatto che riguardi settori privati o rispetto al pubblico; nel primo caso, si attesta al 35% circa, nel secondo per la PA, si tocca quota 60% del fabbisogno di dipendenti pubblici. Ancora, ANPAL stima che nel prossimo quinquennio vi sarebbe grande richiesta di professioni non qualificate, circa 400-450 mila, con un peso in doppia cifra che supererebbe il 10%.

Tra le conseguenze della pandemia, vi è l’aumento della ricerca di professioni high e low skilled, con un calo parallelamente dei profili intermedi. La crescita del peso di profili senza qualifica professionale nasce in virtù dello sviluppi di alcuni settori e di alcuni tipo di prodotti-servizi legati in modo forte alla nuova realtà economica cui tutti stanno vivendo.

È il caso, ad esempio, delle figure inerenti alla grande distribuzione e acquisizione di bene e servizi “a distanza”, come i corrieri. Secondo i dati ANPAL, i lavori senza laurea più cercati, tra il 2022 e 2026, sarebbero: tecnici dei rapporti con i mercati; della salute e nella scienze della vita; della distribuzione commerciale; informatici, telematici e delle telecomunicazioni.

Ambito manifatturiero. Una crescita si registrerebbe, nel medesimo periodo, per operai impiegati e artigiani, per quanto riguarda: conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio di materiali; artigiani e operai specializzati nel campo dell’artigiano artistico e dello spettacolo; costruzioni e mantenimento strutture edile; addetti alle rifiniture delle costruzioni; dell’industria estrattiva e manutenzione edificio.

E ancora: operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali; artigiani e operazioni specializzati in installazione e manutenzione attrezzature elettriche; attrezzisti, operai e artigiani del trattamento legno e assimilati; meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili.

L’elenco riportato da Quifinanza.it prosegue: conduttori veicoli a motore e su rotaie e di macchine agricole; operai agricoli specializzati; operai metalli, rivestimenti metallici e materie plastiche; fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati; artigiani e operai con specializzazione nel campo del tessile e abbigliamento; lavorazione cuoio, pelli e calzature; fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metall. e professioni simili; operai macchinai fissi in agricoltura e prima trasformazione prodotti agricoli.

Infine: artigiani e operai con specializzazione in lavorazioni alimentari; stampa e meccanica di precisione su metalli; operai di legno, carta e tessile; conduttori di impianti industriali.

I conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali, tra le professioni più dinamiche tra gli operatori specializzati, si legge, con un fabbisogno tra 4.7% e 5.4%.  Stimata anche una crescita del settore logistica e distribuzione, che incide sulla ricerca di conduttori veicoli, e la cui stima ai attesterebbe su circa 100 mila unità nei 5 anni. Stime positive per artigiani e operai nel campo artigianato artistico e dello spettacolo, tra 4.3 e 5.0%, con una previsione di riprese per settori che hanno sentito molto la pandemia, made in Italy e cultura.

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