TFR e apprendistato, si ha diritto alla buonuscita e come funziona? La risposta che in tanti ignorano

Come funziona il TFR nel caso dell’apprendistato: si matura, e qualora cosi fosse, in che misura e cosa sapere circa la tassazione? I dettagli in merito

Come funziona il TFR, che viene accreditato ai lavoratori dipendenti che terminano un periodo di lavoro, alla scadenza del contratto o per altre ragioni, nel caso invece dell’apprendistato? Si matura o no, e qualora così fosse, in che misura e cosa sapere in merito alla tassazione. I particolari a seguire.

euro lavoratore
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Quando si parla del contratto di apprendistato, si fa riferimento ad un contratto che è previsto dalla legge italiana entro determinati requisiti. A parlarne è Trend-online.com, il quale sottolinea che si fa riferimento ad un accordo di lavoro mediante cui una azienda si impegna circa l’assunzione di un giovane. Sotto i ventinove anni. Con poi l’intenzione di continuare in seguito mediante un contratto a tempo indeterminato.

Tale tipo di accordo risulta essere utile per un soggetto giovane che sta entrando nel mondo del lavoro. E, in merito alle aziende, quest’ultime possono anche avere dei vantaggi dal punto di vista fiscale circa l’impiegato di tale contratto. Al fine dell’attivazione di tale contratto occorre il rispetto di alcuni requisiti. Tra questi vi è l’età del giovane in questione assunto. L’età non piò essere maggiore di ventinove anni.

Si legge che in tanti lo definiscono “ibrido“, dal momento che si trova a metà strada tra un vincolo di subordinazione e di formazione.

Quindi, ecco che può essere utile domandarsi se al riguardo venga maturato o meno il TFR. E nel caso così fosse, in quale misura e con quale tassazione.

TFR e apprendistato, si matura? Dettagli da approfondire

Tanti gli aspetti interessanti e che possono essere approfonditi quando si parla di TFR, come nel caso delle differenze col TFS: quali sono, come si calcolano e a chi spettano, O ancora, si pensi ad esempio a TFR e contributi, come accedere al nuovo servizio INPS a tutela dei lavoratori: la richiesta, di cosa si tratta e particolari.

Ritornando all’aspetto in questione, di solito il contratto di apprendistato prevede che, dopo un massimo di 3 anni lavorativi, il soggetto lavoratore sia regolarmente assunto a tempo indeterminato. Però, in taluni casi potrebbe non accadere ciò, ovvero il contratto potrebbe finire in modo naturale, o ancora il lavoratore potrebbe licenziarsi o venir licenziato. Ciò, spiega Trend-online.com, può aver luogo soltanto dopo il periodo di formazione.

Anche se il periodo effettivamente lavorato può essere breve, anche in tal caso il Trattamento di Fine Rapporto viene pagato al soggetto in questione, secondo la legge. E dunque anche in tal caso, dunque, al soggetto spetta una somma di denaro alla fine del rapporto lavorativo, la quale corrisponda ad una mensilità di retribuzione per ciascun anno lavorato.

Per quanto attiene al discorso inerente lo stipendio, questo varia a seconda del settore specifico. L’azienda poi fornisce anche una formazione specifica al soggetto lavoratore. Dunque, il pagamento alla fine del lavoro può cambiare sulla base dell’effettivo guadagno mensile previsto dal Contratto Collettivo Nazionale.

Dunque, il lavoratore può ricevere il TFR, ma quando effettivamente viene pagato? Secondo la legge, tale somma va erogata alla fine del contratto e del rapporto lavorativo. Ma potrebbero aver luogo ritardi tecnici. In tal caso è sempre opportuno consultare e rivolgersi al datore di lavoro per potersi accertare circa la data di erogazione.

Trattamento fine rapporto e tasse per apprendisti: come funziona

Un altro elemento che può essere oggetto di curiosità circa il TFR si lega alle tasse. In Italia, tutti i redditi guadagnati dai lavoratori sono tassati in base all’IRPEF, nel caso si tratti di lavoro dipendente. Ciò significa che ciascun mese il datore di lavoro, oppure l’azienda, eroga allo Stato un determinata somma inerente il pagamento delle imposte.

Per quanto concerne il TFR e tale particolare contratto, dunque ci si potrebbe chiedere se e quali tasse siano previste al riguardo. Si legge che tale somma di denaro viene tassata in modo particolare e un po’ diverso se confrontato con le mensilità di stipendio. Principalmente si effettua una tassazione separata, e dunque l’IRPEF si calcola in base ad una media inerente a tutti gli anni lavorati.

Nel caso di apprendistato, vi è la probabilità che nel corso di tutto lo svolgimento del lavoro la retribuzione sia stata la medesima, e dunque si può applicare la medesima percentuale di tasse impiegata per lo stipendio. In ogni caso si fa riferimento comunque a IRPEF,  per cui qualora il guadagno fosse inferiore a 15mila€, eventualità probabile circa un contratto di tal tipo, la percentuale di tassazione sarebbe del ventitré per cento. 

Incrementando il guadagno annuo, sale anche l’aliquota di tassazione, in base al sistema a quattro scaglioni impiegato per il 2022. In ogni caso, in qualità di lavoratore dipendente si riceverà gas somma netta del Trattamento di Fine Rapporto, ma l’eventuale soggetto non dovrà preoccuparsi di versare le tasse, viene spiegato da Trend-Online.com, poiché verranno corrisposte dal datore di lavoro.

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