Le Università che assicurano un lavoro: ecco dove trovarle e quali specializzazioni scegliere, la classifica vincente

Le università che assicurano lavoro, un vero e proprio tormento per i più giovani. Economia, Ingegneria e farmaceutica sono le più quotate.

Stando a Unioncamere e AlmaLaurea i neolaureati con più chance sono quelli che anno seguito un percorso a indirizzo economico o di ingegneria.

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Lo scorso anno sono stati 97.500 i neolaureati che hanno fatto il loro ingresso nel mondo del lavoro a Milano e provincia, vantando uno retribuzione media di 1.470 euro. La scelta della facoltà universitaria orientata per lo più in prospettiva settore privato. Sono migliaia gli studenti che pare si muovano in questa direzione.

Università, con quali facoltà si lavora di più

Vi sono settori che tirano di più. Nel 2021 su quasi 100mila neoassunti 33.040 venivano assoldati dai settori economici (con la Bocconi in vetta come attrattiva per sbocchi occupazionali) e pertanto laureati in indirizzi di stampo economico, amministrativo, finanziario aziendale.

A seguire le facoltà di ingegneria con a capo l’elettronica e l’informatica. Ambiti in cui le aziende sono ben disposte a «boicottare» lo stage ai laureandi ingaggiandoli seduta stante in al fine di forgiare figure professionali più congrue all’iter produttivo.

Sommate, ingegneria dell’informazione, industriale e civile contano 20.490 nuovi posti di lavoro.

Seguono, le lauree predisposte all’insegnamento e alla formazione. Su Milano e provincia si fanno notare per 7.850 nuovi reclutamenti, seguite dal settore sanitario e paramedico con 4.310 assunzioni. Stesso punteggio per gli indirizzi giuridici, politico-sociale, umanistico, chimico-farmaceutico e linguistico, si parla di 3mila contratti.

Il report targato Unioncamere-Anpal chiarisce come su ben più di 97mila neoassunti, circa 15mila non abbiano svolto stage, entrando in tal modo nel mondo del lavoro senza pratica pregressa. Nella fattispecie i tirocini (a livello urbano) sono una metodologia in uso solamente nel 13 % delle società.

Il 2020 aveva visto assumere circa 75.290 universitari. Per il 2021 si calcolano invece 97.500, con un incremento del 29,2 per cento. Il livello pre-Covid è stato raggiunto, allora i neoassunti erano 99mila.

Quali figure mancano? L’esempio lombardo

Aumenta però la complessità nel reperire specifiche figure professionali. L’anno scorso su 100 istanze si è contata la carenza di un 27,9 % di ingegneri industriali e un 33,4 % per le specializzazioni chimico-farmaceutiche.

Prendendo a esempio la Lombardia il rapporto Almalaurea 2022 segnala:

La retribuzione media è di 1.470 euro a un anno dall’assunzione con un tasso di occupazione regionale dell’81 per cento che però sale al 91,1 a 5 anni dalla laurea.

Il lavoro nel privato si ribadisce come fattispecie lombarda: il 77,8 % ha intrapreso questa strada, mentre il 18,5 % ha trovato impiego nel pubblico.

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